MIRACOLI CLIMATICI
A Cartabbia crescono le banane
Per la prima volta quest’anno su una pianta si è formato il classico casco

«Stavo bagnando il giardino e mi sono detta: cià diamo un po’ d’acqua anche ai banani. E ho così ho fatto la scoperta che mi ha lasciata a bocca aperta». Parla Anna Besch, 67 anni, che vive in una villetta con diverse piante tra Cartabbia e Capolago.
Lo stupore è stato nel vedere che una delle piante di banane aveva il casco. Il casco? Sì, sta andando a frutto, come si dice in gergo. E questo rappresenta un fatto sorprendente: le piante di banane - all’anagrafe botanica denominate musa acuminata e musa balbisiana - sono presenti anche a Varese ma hanno sempre avuto un aspetto solo ornamentale, a partire dai giardini pubblici dove negli anni ‘30 venivano inserite per un «vezzo paesaggistico» Liberty.
«Io ne ho una quindicina da diversi anni e non era mai capitato che andassero a fruttificare» conferma la donna di Capolago. Ma stavolta ecco il casco. Sono piccole o normali? Questo non si riesce ancora a capire. E c’è anche l’incognita sul risultato finale, cioè se diventeranno mature, visto che l’estate è avanzata. Resta comunque la sorpresa per una novità che proietta la Città Giardino, zona di robinie e di clima insubrico, in una «giungla tropicale».
Come si spiega questa evoluzione dei banani in terra varesina? Beh, gli ultimi mesi hanno offerto un quadro meteorologico equatoriale: prima le piogge, subito dopo il lockdown, poi il repentino cambio in caldo torrido e dunque un’estate bollente. Le condizioni insomma ideali per assistere a qualcosa di strano, di inedito.
Il banano di Cartabbia, quello che ha «messo» il casco, è imponente. «Supera in altezza il tetto della casa, è cresciuto in modo sorprendente negli ultimi due anni» spiega Anna Besch che nella sua proprietà ospita anche animali, tra cui oche e anatre. «All’inizio - spiega riferendosi appunto al casco da frutto - sembrava una grossa zucca e ha cominciato a sfogliarsi». Questa pianta svetta anche nel parco di Villa Augusta, a Giubiano; lì non sembra però che abbia manifestato i frutti.
Come detto, le piante di banane sono note da un secolo a Varese, quando comparvero, come nei parterre dei Giardini Estensi (esistono delle foto in bianco e nero che le documentano), per una scelta di architettura del verde, un accostamento frequente nel patrimonio del Liberty.
Ma questa è storia del secolo scorso. La realtà di questi giorni è che una pianta nella zona a ridosso del lago ha fatto o sta cercando di fare il suo dovere fino in fondo. «Io l’ho sempre concimata» precisa la signora Anna di Cartabbia. Richiamando la pubblicità di una famosa varietà di banane, si potrebbe dire che a Varese è un’estate col bollino blu.
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