VIALE VALGANNA
Accoltellamento al supermarket: sei anni e mezzo
La Procura aveva chiesto una condanna a soli otto mesi, ma il collegio è stato di tutt’altro avviso. All’origine dell’aggressione la gelosia (infondata) dell’imputato

La Procura aveva chiesto per l’imputato otto mesi di reclusione, ma il collegio presieduto da Anna Azzena è stato di tutt’altro avviso e lo ha condannato a sei anni e sei mesi. Si è concluso così, giovedì 15 marzo nel Tribunale di Varese, il processo di primo grado a un ventunenne accusato di aver sfregiato al supermercato Famila quello che riteneva un rivale in amore � anche se poi, come si scoprì in seguito, le cose non stavano così - nell’agosto di tre anni fa. Il reato contestato era quello di lesioni aggravate. Sì, perché quel giorno d’estate il ventitreenne Alessandro, addetto al reparto gastronomia, fu aggredito all’interno del supermercato di viale Valganna da un giovane che conosceva di vista, poiché ex fidanzato di una sua collega: convinto che l’addetto e la ragazza avessero una relazione (cosa poi risultata non vera, appunto) l’allora diciottenne si scagliò contro il commesso, urlando, e lo ferì al volto con un coltello da cucina, provocandogli un taglio lungo circa dieci centimetri. A quel punto si diede alla fuga ma fu rintracciato mezz’ora dopo dagli agenti della Squadra Volante.
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