CAMPO DEI FIORI
Varese, addio ad Adriana Manetta
Lutto al Centro geofisico prealpino

Su La Prealpina ha tenuto per anni una rubrica dedicata ai fiori, che nel suo cuore dividevano il posto con le stelle. Guardava gli uni e le altre con gli occhi appassionati della scienza e con quelli profondi della poesia. Adriana Manetta somigliava in questo a Salvatore Furia, suo mentore e maestro di vita che aveva accompagnato fin dall’inizio -erano gli anni Sessanta- nella straordinaria avventura della Cittadella di Scienze della Natura a Campo dei Fiori. Fiori e stelle, terra e cielo hanno regalato sapore alla sua esistenza e contribuito a forgiarne il carattere aperto e dolce. Trascorsa l’epopea degli inizi, quando il “prof” e i suoi “ragazzi” costruirono dal nulla osservatorio, serra fredda, giardino botanico, diede una mano al centralino del Centro Geofisico, allora collocato in via Beato Angelico e tante volte ci toccò di importunarla con le nostre richieste giornalistiche -magari in orari strani- sulle previsioni meteo e altro: ne serbiamo un ricordo affettuoso fatto di risposte precise e mai spazientite. Per questo la sua morte, avvenuta dopo lunga malattia, rappresenta la perdita di una delle memorie storiche della Cittadella. Ai funerali, fissati per le 10.30 di lunedì 26 luglio alla chiesa parrocchiale di Brenno Useria, col marito Angelo e le figlie Camilla, Costanza e Giuditta sarà presente tutta la grande famiglia che Salvatore Furia ebbe il merito di costruire intorno a sè in mezzo secolo di lavoro. Attorno al feretro ci saranno i fiori che amò e protesse per una vita e in cielo l’attenderanno le costellazioni che cercò di preservare con la campagna “Cielobuio” dall’inquinamento luminoso. Sapeva bene che de-siderare significa, infatti, “tendere alle stelle.”
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