IL TEMPO CHE FA
Varese, afa e piogge non da record
Caldo torrido e alluvioni ma le statistiche dicono che è un’estate quasi nella norma

Due notizie. Una buona, l’altra molto meno. Togliamoci subito il peso: fra trent’anni o giù di lì, Milano potrebbe avere temperature simili a quelle della Sicilia. Una sorta di “inferno del Nord”, ma non in senso ciclistico (la Parigi-Roubaix col suo pavé).
La notizia buona: Varese gode di un clima temperato che le consente di evitare sia gli eccessi climatici del gran caldo sia quelli del gran freddo. Certo non è un novità (quante volte Salvatore Furia, padre della meteorologia varesina, ci ha parlato del Campo dei Fiori che protegge la città dai freddi venti del Nord), ma coi tempi che corrono è una considerazione che ci fa tirare il fiato.
«Le temperature impazzite degli ultimi giorni, col massimo storico europeo di 48,8 gradi in provincia di Siracusa, ma anche con l’intero bacino del Mediterraneo in ebollizione, non ci hanno sfiorati» precisano al Centro Geofisico Prealpino. In Varese città, il picco dell’estate 2021 (che, ricordiamo, per gli studiosi di meteorologia di tutto il mondo, per convenzione inizia l’1 giugno e termina il 31 agosto) è stato raggiunto il 13 giugno con 33 gradi, livello che faceva sperare o temere in una stagione da record. Invece, la preziosa banca-dati alla Dacia di Parco Baragiola dimostra che «quella che sta per concludersi non sarà una stagione da record».
Solo alla fine della settimana scorsa abbiamo toccato i 32 gradi centigradi, niente contro i 36,8 del 27 giugno 2019, top delle statistiche. Ecco, appunto, giugno... tutto dimostra che si tratta del mese capace di far registrare il maggior aumento di temperatura: l’ultimo della serie ha toccato la media di 23,5 gradi contro 21 della norma. Ben 2 punti e mezzo più del trentennio 1981-2010 e 1,7 sopra il trentennio 1991-2020.
«Più caldo di 1 grado in dieci anni: dal punto di vista del meteo, una follia» commentano al Centro Geofisico. Le precipitazioni, allora: dopo un luglio che pareva novembre, un record dev’essere stato battuto per forza, invece non ci siamo nemmeno qui. È vero che grandinate di quella portata, con accumuli che hanno sfiorato in pochi minuti i 40 centimetri specie al Sud della provincia, non si erano mai viste, ma fino a ieri eravamo a 298 millimetri di pioggia contro i 308 del luglio 2014, il peggiore in assoluto da questo punto di vista.
Il mese ha registrato la media di 22 gradi, contro l’attesa di 23,6, inferiore di 0,6 punti rispetto all’ultimo trentennio e oltre. In pratica ci troviamo, per i tre mesi considerati, nella norma della piovosità, per raggiungere la quale mancano anzi 30 millimetri ancora.
«Siamo di fronte a due condizioni cui dobbiamo abituarci anche qui: estati lunghe, fino a quattro mesi e più, con inizio a giugno e prolungamento a settembre, alternanza di tempo bello e brutto». Pioverà nei prossimi giorni? I media nazionali hanno parlato di violenti temporali e forte abbassamento della colonnina di mercurio, in particolare nelle regioni settentrionali.
Per gli esperti varesini, niente di più errato: «Avremo forse qualche fenomeno temporalesco, specie nelle ore serali, con arrivo di vento fresco che contribuirà a riportare le temperature a livelli più consoni al periodo e più gradevoli grazie alla minore umidità, ma niente di più».
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