VIOLENZA
Agenti aggrediti a Varese: arrestato un dominicano
L’uomo ha reagito nel corso di un controllo in piazza Repubblica: lievi ferite per gli uomini della polizia locale

Il diverbio. Gli agenti della polizia locale aggrediti e feriti. L’arresto di un uomo. E’ accaduto tutto ieri sera, martedì 2 luglio, a Varese, in piazza Repubblica. In manette è finito un cittadinodominicano di 52 anni.
LA REAZIONE
L’uomo era stato fermato dalla polizia municipale nell’ambito dei controlli per il rispetto dell’ordinanza per la prevenzione e il decoro urbano in alcune zone della città. La persona sottoposta a controllo ha reagito: ne è nato un diverbio, anche fisico, costato agli agenti qualche lieve ferita. Il soggetto, che ad un certo punto ha tentato di strappare la bomboletta di spray al peperoncino in dotazione agli agenti, è stato così arrestato e differito alle autorità giudiziarie. Questa mattina, mercoledì 3 luglio, il giudice ne ha convalidato l’arresto, rinviando il dibattimento e non disponendo alcuna misura cautelare negando l’bbligo di firma richiesto dal pm.
I CONTROLLI
L’attività di ieri effettuata dagli agenti della Polizia locale rientra nei controlli per il rispetto dell’ordinanza, entrata in vigore nel mese di giugno, che vieta consumare e portare con sé alcolici e superalcolici in strada, nei parchi e nelle aree pubbliche che non abbiano le concessioni per la somministrazione su suolo pubblico. I controlli effettuati dalla Polizia locale hanno già portato all’emissione di una decina di verbali.
LA SOLIDARIETA’
«Esprimo tutta la mia solidarietà agli agenti che ieri sono stati aggrediti nell’ambito dei regolari controlli e presidi che vengono svolti dalla Polizia locale - dice l’assessore Raffaele Catalano -. Ringrazio loro e tutti gli agenti che ogni giorno svolgono con grande dedizione un fondamentale lavoro per l’intera comunità. Ringrazio anche il lavoro svolto dalla Magistratura. È fondamentale però che questa attività di presidio e controllo sia affiancata da una sicura e rigorosa azione nei confronti di chi genera insicurezza e commette reati. Se ad esempio si riscontra che, chi infrange la legge non possiede i presupposti per restare in Italia, queste persone devono poi essere realmente, e in tempi rapidissimi, rimpatriate. Allo stesso tempo è necessaria una maggiore certezza che chi delinque non si ritrovi troppo presto in strada a commettere lo stesso reato. Altrimenti, nonostante i grandi sforzi delle forze dell’ordine e delle polizie locali, l’azione per una maggiore sicurezza nelle nostre città non otterrà l’obiettivo sperato».
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