CONTROLLI
Varese, ambulanze per animali
Nuovi mezzi per l’attività della polizia ittico venatoria della Provincia
Recupero fauna, abbattimenti di cinghiali, controllo dell’attività di pesca e di caccia. Sono principalmente questi i tre ambiti in cui verranno utilizzati i nuovi mezzi della polizia ittico venatoria della Provincia di Varese, acquistati grazie a un finanziamento della Regione.
Si tratta di due jeep Renegade 4x4, quattro pick-up fuoristrada e un gommone lungo 4,6 metri che sostituisce il precedente - di dimensioni maggiori e difficilmente trasportabile - che è stato dato ai vigili del fuoco in cambio del supporto formativo ai volontari della protezione civile.
«Il gommone verrà utilizzato per controllare l’attività dei pescatori principalmente sul lago di Varese e sul lago Maggiore - spiega il consigliere provinciale Alberto Barcaro -. Si tratta di verificare le licenze e la quantità di pesce pescato. Lo scorso anno, in totale, per la pesca di frodo sono state date una ventina di sanzioni. Si tratta di un’attività che facciamo con grande attenzione, cercando sempre il dialogo. La maggior parte delle sanzioni sono state date a persone che pescavano per divertimento, ributtando in acqua i pesci catturati».
Gli stessi controlli vengono fatti sui cacciatori, molto spesso anche in notturna, durante operazioni di abbattimento dei cinghiali. I nuovi pick-up, infatti, verranno anche utilizzati per caricare le carcasse dei cinghiali abbattuti, animali il cui numero è aumentato molto negli ultimi anni, sia nella parte alta che in quella bassa della provincia.
Gli stessi mezzi, però, interverranno anche per recuperare gli animali feriti, operazione che viene fatta in collaborazione con il servizio veterinario di Ats. Un esempio per tutti: il cervo che ha impattato contro un autobus in Valganna, che è stato soccorso in stato di shock. Oppure il pavone trovato recentemente ad Azzate.
Ieri, mercoledì 28 luglio, Barcaro, che ha la delega alla protezione civile, era impegnato sul fronte dell’emergenza maltempo: 12 uomini della protezione civile di Varese si sono recati a Cernobbio e nei territori del comasco colpiti dall’alluvione. Altri sono andati a Luvinate dove è esondato il Tinella, e a Brusimpiano dove alcuni cittadini rischiavano di dover lasciare le proprie abitazioni a causa degli allagamenti.
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