IL PROCESSO
Amedeo Colombo assolto
Cadono le accuse contro l’ex presidente di Varese 2008

La Procura della Repubblica gli contestava di avere evaso le imposte sui redditi per un totale di oltre due milioni e trecentomila euro tra il 2011 e il 2013. Ma le accuse sono cadute perché il giudice Alessandra Sagone non ha accolto la richiesta di condanna a un anno di reclusione del pm, e ha assolto l’ottantenne Amedeo Colombo, ex proprietario di Mic, per anni distributore in Italia del marchio di prodotti per biciclette Shimano, ed ex presidente di Varese 2008, la società creata per organizzare i mondiali di ciclismo. L’assoluzione è arrivata «perché il fatto non sussiste».
L’imprenditore, difeso dagli avvocati Elisabetta Brusa e Cristina Caraccioli, era sotto processo a Varese per il reato di “dichiarazione infedele”, previsto dall’articolo 4 della legge sui reati tributari e punito con la reclusione da due anni a quattro anni e sei mesi. Una verifica fiscale della Guardia di finanza aveva interessato anche la sua residenza e i movimenti sui suoi conti correnti in relazione a 2011, 2012 e 2013, anni in cui, secondo l’accusa, Colombo avrebbe indicato nella dichiarazione dei redditi «elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo». Ma non era così e nel processo si è appurato anche che la sua residenza nel Principato di Monaco era reale.
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