LA TRASMISSIONE
Varese, anche il «Manzoni» sulla Rai
Dopo l’«Andrea Ponti» di Gallarate, anche l’istituto varesino protagonista in tv

Anche il Manzoni sulla Rai. Dopo l’Istituto di Istruzione Superiore Andrea Ponti di Gallarate, anche il liceo linguistico di Varese è protagonista della trasmissione «Laboratorio Scuola», il programma della Rai che mette in luce le iniziative di didattica innovativa nelle scuole di tutta Italia.
Ogni puntata della trasmissione mostra gli esempi di insegnamento moderno che viene messo in atto nei diversi istituti del Paese, grazie ai racconti raccolti tra gli studenti e i docenti e con il contributo di esperti.
LA DIDATTICA AL MANZONI
Dopo la settima puntata dedicata all’istituto gallaratese, l’ottavo episodio si incentra sul tema «Dalla lezione frontale all’apprendimento collaborativo. Proposte» e vede protagonista il Liceo Linguistico Alessandro Manzoni. Nell’istituto varesino l’insegnamento della storia si avvale del francese, con spiegazioni in lingua, ma soprattutto con l’utilizzo di strumenti come documenti, dipinti, architetture, film e brani musicali nella lingua d’oltralpe. Nello studio della Rivoluzione francese, ad esempio, studentesse e studenti hanno creato - tramite un’App - dei PoV, Point of View, cioè dei brevi video in «formato social» che mostrano il punto di vista di qualcuno. Nello specifico, di due grandi protagonisti della storia francese come Robespierre e Luigi XVI.
LA «CACCIA AL TESORO» DEL CANNIZZARO DI RHO
A dividere la scena con il liceo linguistico Manzoni nell’ottava puntata di «Laboratorio Scuola» è l’Itis "Stanislao Cannizzaro" di Rho, in provincia di Milano. Nell’istituto del milanese ragazze e ragazzi vengono coinvolti dalla loro professoressa di Chimica in una caccia al tesoro «internazionale» alla scoperta di strumenti e attrezzature di laboratorio: tutti gli indizi vengono forniti rigorosamente in inglese, gli allievi e le allieve devono individuare il «tesoro» frugando in ogni angolo del laboratorio e scoprendo, così, gli oggetti della propria ricerca. Grazie alla modalità CLIL, una metodologia che prevede l’insegnamento di contenuti disciplinari in lingua straniera, in classe si sperimentano giochi didattici per consentire agli studenti di apprendere nuovi vocaboli e nuovi concetti e anche l’oggetto delle diverse lezioni.
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