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Gallarate, l’«Andrea Ponti» sulla Rai
L’istituto è protagonista della settima puntata del programma «Laboratorio Scuola» sull’innovazione didattica

Una scuola di Gallarate sulla Rai. Si tratta dell’Istituto di Istruzione Superiore «Andrea Ponti», protagonista della settima puntata di «Laboratorio Scuola», il programma tv della Rai che propone un «un viaggio» nell’Italia dell’innovazione didattica con i racconti raccolti nelle scuole del Paese e il contributo di esperti. In onda con l’istituto gallaratese è trasmessa anche l’esperienza dell’Istituto «Da Vinci-Nitti» di Potenza.
Il programma Rai
L’iniziativa della trasmissione nasce nell’ambito della collaborazione della Rai con il ministero dell’Istruzione. «Laboratorio Scuola» è una serie suddivisa in 20 puntate, prodotte da Rai Scuola, con protagonisti i docenti, le studentesse, gli studenti e le scuole di tutta Italia. Il tema della settima puntata è «Dalla lezione frontale all’apprendimento collaborativo. Metodologie». Tutte le puntate, che vanno in onda dal lunedì al venerdì alle ore 11.00 e alle 15.00 su Rai Scuola (canale 146), sono organizzate in dieci capitoli, ciascuno dei quali costituito da due videolezioni: una è focalizzata sul tema principale e una prevede l’allargamento e l’adattamento del tema a diversi contesti e situazioni. Sul sito di Rai Scuola sono presenti, inoltre, le clip con le singole scuole e gli esperti che hanno contribuito alla realizzazione della trasmissione.
La modalità flipped a Gallarate
Il programma Rai mette in luce i risultati della didattica in «modalità flipped» scelta all’«Andrea Ponti» di Gallarate. La particolare modalità di insegnamento ha portato una maggiore partecipazione dei ragazzi alla lezione, che viene anticipata su una piattaforma digitale con uno spunto fornito dai docenti. Dallo spunto, gli studenti divisi in gruppo devono documentarsi per elaborare soluzioni al problema posto. I ragazzi, con questa modalità didattica, hanno creato in laboratorio alcuni modelli come una pala eolica che produce il vento grazie al passaggio delle automobili, un sistema di pannelli solari per una casa o un nuovo generatore di idrogeno.
L’esperienza dell’istituto lucano
Al "Da Vinci - Nitti" di Potenza, invece, le studentesse e gli studenti hanno invece ricostruito digitalmente un quartiere grazie al progetto «Ophelia». Si tratta del complesso ospedaliero psichiatrico ideato dall’ingegner Quaroni e dall’architetto Piacentini nel rione Santa Maria della città, costruito agli inizi del XX secolo ma mai inaugurato: un’area di grande interesse architettonico e urbanistico. Gli studenti hanno individuato tutti gli edifici ancora esistenti e le loro destinazioni d’uso originali. Il frutto della ricerca ha dato vita a una pagina di Wikipedia, l’unica, relativa a Potenza, che disponga anche di una traduzione in inglese.
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