IL TEMPO CHE FA
Varese, aprile pazzo: quattro stagioni in un mese
Vento, pioggia, giornate estive e brinate sotto zero nelle valli. Nell’ultimo fine settimana sono caduti 35 millimetri di acqua

In un solo mese abbiamo visto tutto e il contrario di tutto, almeno dal punto di vista climatico: giorni con temperature praticamente estive si sono succeduti ad altri con il termometro in picchiata, tanto che è stato necessario riaccendere in fretta e furia i riscaldamenti in casa e nei luoghi di lavoro per non battere i denti. A nord della provincia, nella nostra “Siberia” in Valganna e Valcuvia, ma anche nelle brughiera tipica di Malpensa, nelle ultime settimane si è ritornati persino sottozero, fino a meno 2, con brinate e risvegli gelidi, fra camini e stufe a pieno regime e il piacere di gustare piatti del periodo freddo.
Un quadro che sembra lontano anni luce da una domenica come il 14 aprile, quando sono stati sfiorati addirittura i trenta gradi: pranzi all’aperto, insalatone, gite spensierate e prima tintarella sulle sponde e sulla pista ciclabile, rigorosamente senza maglione.
FOTOGRAFIE OPPOSTE
E tutti a pensare per contrasto a quel primo aprile, giorno di Pasquetta, con pioggia a catinelle, vento gelido e laghi esondati. Per arrivare all’ultima decade, di nuovo all’insegna del maltempo a rovinare i ponti di primavera per chi si era ritagliato le ferie fra 25 aprile e primo maggio.
Tre dunque i momenti: prima parte piovosa, seconda estiva e terza quasi autunnale. Nell’ultimo fine settimana, fra sabato 27 e domenica 28 aprile, il picco delle precipitazioni con 35 millimetri di media: 32 nel capoluogo, 50 sul lago Maggiore e 15-20 nel basso Varesotto fino a Legnano.
Considerando l’intero mese, la somma di tutti gli episodi di pioggia arriva a 105 millimetri, meno dei 149 tipici del periodo in cui arriva il Luna Park alla Schiranna, che coincide sempre con la primavera e con il momento di maggior instabilità (maggio resta però il mese più piovoso in assoluto, seguito da novembre). Tutti dati del Centro Geofisico Prealpino, che come sempre monitora l’andamento delle stagioni, per fotografare il territorio e incrociare i dati attuali con le statistiche storiche, nel solco degli insegnamenti del professor Salvatore Furia.
DALLA TINTARELLA AL GELO
«Davvero ad aprile abbiamo visto di tutto - dice con una battuta il meteorologo Paolo Valisa -, ma del resto l’instabilità è tipica della primavera e non ci discostiamo molto dalla media, anche sul fronte delle temperature. Si sono alternate l’aria gelida della Scandinava a quella africana: dalle brinate, soprattutto il 24 e 25, siamo passati a giornate quasi estive, da magliette corte. Ma tirano le somme, appunto, si è registrata una temperatura media di 13,2 gradi, in linea coni 13,4 dell’ultimo trentennio di riferimento, fra il 1991 e il 2020».
E ora una buona notizia per chi ama il tepore: stanno per tornare giorni più caldi per l’arrivo di correnti da sud. Oggi e domani bel tempo e temperature massime diurne fino a 20-22 gradi, ma nuovo peggioramento dal primo maggio, che sarà caratterizzato da nuvole e qualche precipitazione. Il sole dovrebbe tornare per il prossimo fine settimana: «Non ci sarà più il clima fresco degli ultimi giorni anche in caso di maltempo - spiega ancora Valisa - per l’arrivo di correnti calde meridionali».
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