IL TREND
Varese, artigiani a tutta birra
Boom di consumi in provincia, i produttori locali crescono. E sbocciano le assunzioni

Se nel 2020 ci fu, comprensibilmente, un crollo della produzione e vendita della birra in Italia, nel 2021 il settore è tornato a vivere un periodo di fermento, pardon, fermentazione (già nel 2019 il settore era andato bene). Stando agli ultimi dati sul settore, infatti, i consumi di birra nel 2021 stanno aumentando, con un record di +18,4% degli acquisti domestici in Italia, trainati dalle ondate di caldo torrido e dal crescente successo di bionde e rosse artigianali Made in Italy.
I numeri emergono dall’analisi della Coldiretti su dati Ismea relativi al primo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: un trend che si riflette appieno anche nel territorio della provincia di Varese.
«Si tratta di una notizia positiva rispetto alle difficoltà causate al settore dal Covid– spiegano dall’associazione di categoria - che nel 2020, tra lockdown e chiusura di ristoranti, pizzerie, pub e agriturismi ha subito un calo del fatturato pari al 35%, anche se nel 2021 si stima una ripresa delle attività con un deciso recupero trainato dai mesi estivi e dalla ripartenza delle attività di ristorazione».
Lo confermano anche alcuni operatori del settore delle birre artigianali che, negli ultimi anni, sta vivendo un boom anche nel Varesotto con la nascita di diverse imprese di piccole dimensioni ma che, poi, hanno saputo crescere e trovare un proprio mercato: «Siamo partiti nel 2018 quasi per gioco – racconta Andrea Bari, titolare con Alessandro Di Rita di Birrificio in mostra a Induno Olona – e oggi, oltre alla produzione di birra, abbiamo aperto un locale e assunto tre dipendenti. Inoltre collaboriamo con ristoranti del Varesotto e ci siamo resi conto di come produrre un prodotto locale, spiegandolo al cliente, sia stata una scelta vincente. I prodotti di punta sono una Pilsner, una Weiss un po’ più scura di quella tradizionale e l’Ipa su cui, a settembre, proporremo una nuova versione».
Una storia di successo simile a quella del Birrificio 50&50 di Varese, dove alla base, come per altre imprese del genere, vi è la passione per la birra trasformata in mestiere e in creazione di prodotti di qualità, a partire dalla ricerca delle materie prime: «Negli ultimi anni – spiega Alberto Cataldo, titolare con Elia Pina – è cresciuta la consapevolezza del cliente di andare a ricercare una birra più artigianale e particolare. Noi, per esempio, nonostante la difficoltà del momento abbiamo aumentato le vendite per due motivi. Primo per la voglia di ripartenza e di festa delle persone che ha trainato i consumi e poi perché, una volta che è andato in difficoltà il canale di vendita con hotel, ristoranti e bar a causa delle varie chiusure dovute alla pandemia, abbiamo accelerato l’avvio della vendita online a privati con consegna a domicilio. È andata bene e ci ha aiutato molto, a partire dal nostro prodotto di punta, la Ipa».
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