L’APPELLO
«Biumo deve rivivere»
Sporcizia al Parco Perelli, spazzatura nei vicoli

«Benvenuti ai giardinetti: questo è il Parco Perelli. Ma qui il guano lasciato dai piccioni, sulle panchine e vicino al pergolato non manca mai. Va bene che della pulizia è responsabile anche il cittadino, ma c’è voluto un po’ anche perché si tagliasse l’erba. Senza contare chi, all’imbrunire, dorme sulle panchine». Anna Pensa vive da sempre a Biumo Inferiore: qui è cresciuta. E ha visto cambiare il volto del quartiere? Di sicuro sì. Ma non ci sta a dare la colpa agli extracomunitari, «che sono bravissimi, mai avuto un furto, da noi». Il degrado e l’incuria, quelle sì, sono peggiorate con gli anni. A due passi dal centro: questo è il centro di Biumo, con i negozi di via Garibaldi e la piazza XXVI Maggio dove c’è la chiesa per tanti anni “feudo” di don Pino Tagliaferri, che fu per più di un quarto di secolo il punto di riferimento della comunità. «Sapeva come trattare gli ultimi, lui, e anche il quartiere ne traeva beneficio», concordano i residenti. Perché non è solo questione di pulizia e sistemazione dle verde, ma anche di vivibilità di un quartiere che dista non più di 10 minuti a piedi dal centro. Un ruolo di rivitalizzazione di sicuro era affidato alle due feste che si tenevano in estate e in autunno, con tanto di pedalata per il quartiere reso temporaneamente pedonale. Anche se presto, probabilmente sotto Natale, una festa ci sarà di nuovo.
«Se qui a Biumo davvero si realizzassero gli alloggi universitari si avrebbe linfa nuova e nuova vita», sospira un residente.
Qualcun altro pone l’accento sul proliferare dei piccioni come una delle ragioni del degrado. «È un bel quartiere, il nostro, ancora vivo e ricco di negozi che comunque sono solo di passaggio - è il parere di molti - Ma davvero ci vorrebbe poco a riasfaltare per bene, e a vietare per esempio la sosta delle auto in piazza: in alcune ore a Biumo proprio non si passa». Luci e ombre. Che il cuore del quartiere sia cambiato, con la chiusura di diversi negozi storici, è il cruccio di molti. Ma tanti, di contro, chiedono più cura e attenzione anche per le vie più nascoste, come il vicolo Frontini, perché non diventino pattumiere all’aria aperta.
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