CORONAVIRUS
Calo di ricoveri, andamento lento
La buona notizia: al Circolo 50 posti riconvertiti per pazienti non Covid. Ma la flessione sembra fermarsi

Da una parte un segnale di speranza, dall’altra un dato di preoccupazione.
All’ospedale di Circolo sono stati riconvertiti i primi 50 posti al quinto piano (Medicina) per i pazienti non Covid. Eppure in tutti gli ospedali dell’Asst Sette Laghi, sono ricoverate a causa del coronavirus ancora 410 persone. Negli ultimi otto giorni i numeri dei ricoverati, sia nell’Hub Covid sia in altri reparti, sono calati, ma soltanto di una sessantina di unità.
La riconversione dei posti letto e dei reparti è però cominciata: oltre alla cinquantina di posti al quinto piano, alcuni posti delle chirurgie al quarto piano sono state aperte ai pazienti che devono entrare in sala operatoria (per le urgenze gli interventi sono stati sempre garantiti) e, anche se è presto per parlare di ritorno alla normalità, poter ampliare il numero delle sedute operatorie rappresenta un passo nella giusta direzione. Inoltre sono state chiuse le postazioni di terapia intensiva che erano state ricavate proprio nel blocco operatorio, nella cosiddetta recovery room: fino a 18 i pazienti che sarebbe stato possibile ricoverare.
Il massimo dei malati Covid da terapia intensiva è stato toccato quando si è giunti a quota 48: ancora ieri, però, i pazienti covid in condizioni particolarmente serie erano 24. L’impressione è che a fronte di un calo consistente nei numeri dei positivi anche sul nostro territorio, la flessione dei pazienti positivi ricoverati, avviatasi in modo repentino, abbia subito una battuta d’arresto. All’epoca della prima ondata pandemica, si era arrivati a poco più di 300 ricoveri in un giorno, oggi siamo ancora oltre quota 400: impossibile affermare che si sia fuori dalla pandemia.
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