SICUREZZA
Colonnine anti-spaccata da Gucci
Dopo i quattro furti in cinque anni la maison ha deciso di proteggere le proprie vetrine

Dodici colonnine antisfondamento: questa la misura di sicurezza scelta da «Gucci» per proteggere il proprio punto vendita in via Francesco Del Cairo, in pieno centro. Un provvedimento autorizzato dal Comune e reso necessario dai numerosi furti degli ultimi anni, la maggior parte dei quali con la stessa modalità, la «spaccata»: un’ auto-ariete sfonda la vetrina e il negozio viene svuotato in un attimo.
L’11 novembre scorso, per entrare nella boutique, i ladri avevano utilizzato un furgoncino, portando via un bottino di circa centomila euro tra scarpe, vestiti e accessori. A giugno invece a irrompere era stata una Lancia Y10, con i malviventi che avevano fatto razzia tra gli scaffali. Nel maggio del 2018 un rapinatore armato di coltello era entrato nel negozio per rubare il denaro della cassa, mentre nel novembre 2014 i ladri avevano fatto irruzione con un piede di porco, per una refurtiva di migliaia e migliaia di euro. Quattro furti in poco più di cinque anni.
Un’escalation che ha spinto la casa di moda fiorentina a prendere provvedimenti: i dissuasori, fissi e in pietra, sono stati collocati a un metro circa di distanza dall’entrata, lungo tutto l’ingresso, dall’arco fin quasi all’incrocio con via Ferrari.
«C’è bisogno di aumentare le misure di sicurezza per tutti gli esercizi cittadini», dichiara Alessio Sperati, vicepresidente di Confesercenti Varese, sottolineando l’importanza di salvaguardare allo stesso modo centro e periferia. «Stiamo perdendo attività commerciali - spiega il dirigente - e questa non è certamente una buona pubblicità. Se le aziende, soprattutto le più grandi, non si sentono protette, se ne vanno da Varese. Bisogna tutelare queste realtà, che portano lavoro e fanno girare l’economia».
«Il fai da te non mi è mai piaciuto, non penso sia questo il modo di risolvere le cose» , ha commentato invece il vicesindaco Daniele Zanzi, aggiungendo come il centro sia esteticamente già piuttosto disomogeneo e che ogni nuova costruzione debba essere in armonia con quelle già presenti. «I dati della Questura ci dicono che i reati sono in diminuzione, Varese è una città sicura», conclude Zanzi. Da Gucci per ora non hanno voluto commentare la decisione, limitandosi a non esporre in vetrina i manichini, sostituiti dalle foto delle collezioni.
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