IL PROCESSO
«Così ci hanno violentate»
Drammatica testimonianza in aula di una giovane stuprata in un camper quando era minorenne

Insieme con dei complici, ha fatto ubriacare due adolescenti, poi le ha portate su due camper parcheggiati nei pressi del Luna park della Schiranna per stuprarle.
È questa la pesante accusa che la Procura della Repubblica muove a un trentacinquenne cittadino indiano, residente nel Novarese, riconosciuto da una vittima come uno degli uomini che, nell’aprile di sette anni fa, abusarono di lei e di una sua amica. Gli altri membri del «branco» non sono mai stati identificati. A dire il vero, sul registro degli indagati finì anche un altro immigrato indiano, pure lui legato al mondo delle giostre, ma la sua posizione alla fine è stata archiviata.
La vicenda, che risale alla sera del 16 aprile 2013, è stata ricostruita ieri in Tribunale dove si è aperto il processo per violenza sessuale di gruppo. A parlare è stata proprio una delle ragazze, all’epoca diciassettenne. «Io e una mia amica siamo scappate dalla comunità per minori per andare al parco divertimenti in riva al lago di Varese - ha detto, rispondendo alle domande del pm Antonio Cristillo - Abbiamo conosciuto un uomo dalla carnagione scura che ci ha offerto delle birre. Era la prima volta che bevevo. Poi sono arrivate altre persone, non ricordo il numero (nella denuncia alla Squadra Mobile la ragazza parlò di cinque, ndr), e ci hanno portato in un camper. Ero sotto l’effetto dell’alcol, non capivo niente, non ce la facevo a opporre resistenza. Mi sentivo stanca». E così, dopo averle fatto vedere un video pornografico sul telefonino, l’imputato avrebbe approfittato di di lei, costringendola ad avere rapporti sessuali completi, senza preservativo. Nel frattempo, secondo l’accusa, la sua amica subiva lo stesso trattamento su un altro camper parcheggiato lì vicino. Camper su cui, dopo aver soddisfatto tutti i suoi desideri, l’imputato avrebbe portato la ragazzina per “consegnarla” ai suoi complici che l’avrebbero poi violentata a loro volta.
Un racconto sofferto, condito da molti «Non ricordo», concluso con il riconoscimento dell’imputato nell’album fotografico che le ha mostrato il collegio (presidente Orazio Muscato, a latere Alessandra Mannino e Rossana Basile): «È lui, il primo che ho conosciuto al Luna park, abbiamo bevuto insieme e poi fatto sesso sul camper. Non ricordo se eravamo soli o con altri».
L’imputato, difeso d’ufficio dall’avvocato Elisabetta Brusa, non era in aula, così come era assente l’altra parte offesa, oggi 22enne, la quale risulta irreperibile. Il Tribunale ha fissato una nuova udienza il 19 maggio per ascoltare la sua testimonianza.
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