MINACCE
Dal Giappone il nuovo killer delle piante

Il nome è impronunciabile: Takahashia japonica. Si tratta di un nuovo, l’ennesimo parassita delle piante che arriva dall’Oriente. È noto, con denominazione appunto all’anagrafe degli insetti, da pochi anni, almeno qui in Italia, e a Varese non si era mai visto. Fino ai giorni scorsi quando si è manifestato sul gelso che campeggia nella grande aiuola spartitraffico di largo Comolli, a ridosso delle Ferrovie Nord.
Una squadra dell’assessorato alla Tutela ambientale è intervenuta e ha tagliato i rami dove il parassita giapponese aveva trovato “casa”. Rispetto ad altri insetti che debilitano gli alberi, questo ha il vantaggio di essere... decorativo. Sì, perché genera degli anelli bianchi che rendono l’immagine suggestiva.
Ma non deve tradire questo pregio estetico: si tratta pur sempre di un parassita, la cui aggressività è ancora da valutare. Ma il fatto che sia arrivato a Varese costringe a drizzare le antenne. Non è escluso che possa aver preso di mira altre piante, sia in giardino e aree pubbliche, sia nelle proprietà private. La Regione, che censisce tutti gli insetti “succhialinfa” e prescrive come comportarsi per neutralizzarli, non si sarebbe ancora pronunciata ufficialmente sulla Takahashia japonica. Di certo, i rami colpiti vanno segati, non essendoci - pare - un agente di contrasto, una cura. La prima apparizione nella Città Giardino è recente, di questi giorni, ma la prima analisi è di qualche anno fa: fu infatti l’azienda Fitoconsult, quando si registrò in Italia la comparsa di anelli bianchi su un albero, a sciogliere l’enigma, attribuendoli al parassita giapponese, di cui all’epoca non si conosceva, a queste latitudini, nemmeno il nome.
Ora, il parassita, appartenente alla famiglia della cocciniglia, è uscito allo scoperto anche a Varese. Nel panorama dei “parassiti alieni”, ben più nota e da tanto tempo è la cimice asiatica, all’anagrafe Halyomorpha halys, che è particolarmente temuta in quanto manda in rovina gli alberi da frutto e quindi rappresenta un flagello per l’agricoltura. Va anche detto che nel corso dell’ultimo decennio sono comparse diverse specie di insetti asiatici e gli esperti si sono trovati a dover cercare in fretta rimedi efficaci. Ora, il parassita degli anelli
© Riproduzione Riservata