L’APPELLO
La solitudine di corso Moro
Luca Marsico non ci sta a vedere degrado e negozi chiusi in pieno centro

«Camminavo in centro ieri mattina e sono arrivato in corso Moro, davanti a tutte quelle saracinesche abbassate. Ho pensato: che tristezza».
Parole di Luca Marsico, avvocato, ex assessore e consigliere regionale, fondatore del movimento “Insieme e futuro”, che con il suo appello sulle condizioni dei portici ha scatenato un dibattito fuori e dentro la Rete. Il degrado in quella zona, sul lato opposto a corso Matteotti, non è certo una novità, anzi da anni si ripetono lamentele per la sporcizia e le cattive frequentazioni.
Eppure gli ultimi addii commerciali hanno inferto un altro colpo: meno pulizie, meno presenze fisse, meno luci accese facilitano il “lato oscuro”, fatto di graffiti, rifiuti abbandonati ovunque, bivacchi.
«Fa piacere comunque notare l’attaccamento dei varesini alla propria città, a giudicare dall’interesse suscitato dal mio intervento - premette Marsico -. La nostalgia è molto forte, pensando alle tante attività che un tempo popolavano quel lato di corso Moro, dall’agenzia viaggi alla pasticceria al negozio di scarpe e agli oggetti in gomma. Oggi, invece, ecco il panorama: desolante».
E spontaneamente la critica di molti si rivolge all’amministrazione: «Nessuno ha la bacchetta magica - ammette l’esponente politico, volto simbolo del centrodestra -. L’importante però è ascoltare chi vive e lavora in zona, come sulla proposta di pedonalizzare la Motta. Prima di farlo per una presa di posizione, si mettano attorno a un tavolo i commercianti per capire le loro esigenze, senza calare tutto dall’alto.
A volte poi bastano dei piccoli gesti: per esempio, tornando a corso Moro, si potrebbe pensare di coprire quelle vetrine ormai vuote con dei pannelli, delle fotografie artistiche del nostro bellissimo territorio. Con l’accordo dei proprietari, si creerebbe così una sorta di galleria che rappresenta il meglio di Varese e dei suoi dintorni, in attesa che possano cambiare le condizioni e torni la voglia di investire nelle attività commerciali. Avrà sicuramente un effetto benefico, per esempio, l’approvazione della cedolare secca con la Finanziaria 2019 anche per gli esercizi commerciali (la tassazione agevolata per chi affitta al posto della tassazione che fa cumulo con il reddito, ndr): una buona notizia che di sicuro potrà generare fermento».
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