IL CASO
Varese, di notte a caccia del taxi
Disavventura di un paziente del Ps. «Problema senza soluzione»

Giovedì 22 giugno un malore costringe una persona ad andare al pronto soccorso con l’ambulanza. Per fortuna niente di grave: il paziente viene dimesso all’una e mezza circa di notte. Ma come fare a tornare a casa? «In taxi» ha pensato l’ex paziente. Del resto di autobus di linea a quell’ora della notte non ne passano. All’una e 40, nella hall del pronto soccorso, il cittadino reduce dal malore ha dunque chiamato il Radio Taxi, sentendosi però dire da un’operatrice che di taxi liberi non ce n’erano «al momento». «Riprovi tra 15 minuti e vediamo» ha suggerito la donna. Ma pochi minuti dopo, alle 2 meno 10, la stessa voce femminile ha detto che il servizio era terminato. Non ci sarebbero stati più taxi fino alle prime luci dell’alba.
LA TELEFONATA ALL’AMICO
Si dice che gli amici veri si vedono nel momento del bisogno. Così è stato per il cittadino che ha chiamato un amico che nel cuore della notte è andato a prenderlo, e che poi rivelerà: «È stata anche una cosa piacevole rendersi utile». Tutto bene quel che finisce bene, dunque . Ma se il paziente avesse trovato il telefono dell’amico silenziato o spento, come avrebbe fatto a rincasare?
IL SERVIZIO TAXI
Il servizio taxi a Varese funziona su chiamata diretta fino alle 2 di notte. Tra le 4.30 e le 7 del mattino è attivo principalmente su prenotazione, che non è indispensabile, ma fortemente consigliata per avere la certezza della disponibilità della vettura nell’orario richiesto. Delle 2 di notte alle 4.30 non è garantito il servizio (si garantisce solo su prenotazione sugli aeroporti).
«Dalle 2 alle 4.30 può succedere che risponda qualcuno, ma la normalità è non avere taxi visto che in quella fascia oraria normalmente non ci sono richieste. Probabilmente giovedì 22 giugno le auto ancora in circolazione prima delle 2 erano impegnate con servizi lunghi e non sono riuscite a liberarsi - conferma Stefano Zanvettore, presidente della Cooperativa Radio Taxi Varese - Nella fascia 2-4 non c’è disservizio se non c’è richiesta, ma quando c’è, la probabilità che venga soddisfatta è molto bassa. Siamo consapevoli di questo e nel breve periodo purtroppo non abbiamo soluzioni».
LE PROSPETTIVE
Per il futuro di novità non ce ne sono: i taxi a Varese continueranno ad osservare una pausa dalle 2 alle 4.30 di notte.
Regione Lombardia si è detta disponibile a dar vita a un tavolo di confronto con il Comune di Milano, le associazioni di categoria e gli enti preposti per analizzare le criticità e trovare soluzioni condivise in merito alla questione taxi. «Il problema (dei taxi introvabili, ndr) si potrebbe risolvere – annuncia Franco Lucente, assessore regionale a Trasporti e Mobilità sostenibile - aumentando le licenze per i taxi, estendendo la doppia guida a una persona di fiducia dei taxisti o a un familiare, razionalizzando gli orari di servizio».
Regione Lombardia, mettendo mano al sistema taxi di Milano, potrebbe fare delle valutazioni su tutto il territorio di sua competenza, tra cui c’è anche Varese.
Il sabato sera è massima la richiesta da parte dell’utenza e nel dopo cena i taxi devono compensare lo stop del servizio pubblico di linea. Nota dolente è la lingua inglese. Proprio perché i taxi a Varese si chiamano prevalentemente al telefono, e non fermandoli per strada come nelle metropoli, per un turista che non parla italiano farsi capire può risultare complicato. È per questo che i taxi puntano sull’applicazione nazionale AppTaxi.
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