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Varese e Gallarate: i volti del Natale
Pranzi solidali e problema del carcere dei Miogni. Sulla Prealpina oggi in edicola tre pagine di approfondimenti

Un pranzo di Natale con tante portate, dall’antipasto al classico panettone, studiato dallo chef Sergio Barzetti per i poveri della mensa della Brunella. Attorno ai tavoli apparecchiati in rosso si sono sedute 64 persone sole, più o meno le stesse che ogni giorno trovano un pranzo caldo in via Marzorati. E accanto a loro c’era anche monsignor Giovanni Giudici, vescovo emerito. Questo a Varese dove c’è (c’è stato) un altro Natale che ampi interrogativi: il carcere dei Miogni dove il messaggio delle feste è penetrato in una struttura con tanti problemi, fatiscente si potrebbe dire.
Da Varese a Gallarate, il pranzo solidale organizzato a Natale da Exodus: 90 persone ai tavoli. Presenti il prevosto della città, monsignor Riccardo Festa, e il parroco del quartiere Madonna in Campagna don Mauro Taverna.
Sulla Prealpina oggi, mercoledì 27 dicembre, in edicola tre pagine di approfondimenti su questi diversi aspetti del Natale.
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