IGIENE E DECORO DELLA CITTÀ
Varese, ecco lo “sceriffo dei rifiuti”
Debutta l’ispettore ambientale che vigilerà sugli abbandoni di immondizia. Farà verbali di accertamento di violazioni. Nominato dal sindaco

Giro di vite contro l’abbandono di rifiuti. È pronto a scendere in campo l’ispettore ambientale, figura inserita nel “regolamento di igiene urbana”. Viene nominato dal sindaco di Varese e può essere scelto tra gli agenti di polizia locale, i dipendenti comunali o il personale delle ditte appaltatrici, subappaltatrici o concessionarie del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
L’ispettore si avvale di strumenti fotografici e di videosorveglianza. Come detto, esegue controlli sull’abbandono di rifiuti e sul corretto smaltimento degli stessi. Può fare verbali di segnalazione e verbali di accertamento di violazioni.
«QUALIFICARSI SEMPRE»
Ecco come vengono codificati gli obblighi a carico dell’ispettore ambientale: «Svolgere le proprie attività secondo le disposizioni di cui al Regolamento, nelle modalità, negli orari e nei luoghi di cui alle direttive impartite dall’ufficio comunale competente in materia di Igiene Urbana e Tutela Ambientale; operare con prudenza, diligenza e perizia; indossare, se in dotazione, la divisa assegnata e il tesserino di riconoscimento, che dovrà essere in ogni caso ben visibile; qualificarsi sempre con i cittadini durante lo svolgimento del servizio; non interferire nell’attività di altri organi e/o istituzioni; assicurare continuità degli impegni assunti e dei compiti assegnati; svolgere la propria attività con cortesia e disponibilità nei confronti dei cittadini; avere cura della propria persona e dell’abbigliamento, anche al fine di evitare giudizi negativi per il prestigio e il decoro del Comune che rappresentano; compilare in modo chiaro e completo le segnalazioni, così come gli eventuali atti e verbali di accertamento, da redigere nel rispetto delle normative vigenti; usare con cura e diligenza mezzi ed attrezzature eventualmente assegnati in dotazione; svolgere la propria attività osservando le regole e le cautele in tema di sicurezza sul lavoro previste dal D.lgs. 81 del 2008; osservare il segreto d’ufficio e rispettare le disposizioni di cui al D.Lgs. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e al nuovo Regolamento sulla Privacy UE 2016/679 relativamente alle notizie delle quali viene a conoscenza ed in particolare dei dati relativi alle persone destinatarie degli accertamenti».
«NON PUÒ RILASCIARE INTERVISTE»
Ecco quindi i divieti: «Rilasciare interviste, dichiarazioni o fornire informazioni agli organi di stampa inerenti al servizio svolto; indossare l’abbigliamento o i dispositivi di protezione individuale eventualmente assegnati per usi diversi da quello di servizio; utilizzare gli automezzi e le attrezzature eventualmente in dotazione per un uso personale o improprio, ovvero estraneo allo svolgimento dei servizi».
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