IN CENTRO
Negozi “ostaggio” dell’inciviltà: «Viene voglia di chiudere»
Lo sfogo di una commerciante di via San Martino: «Varese non merita decoro e pulizia?»

«Stamattina vorremo tenere chiuso e dire “arrivederci e grazie!”». Lo sfogo di oggi, mercoledì 27 luglio, affidato alla rete, è quello di Sonia Milani, titolare di 23&20 di via San Martino, un negozio che si trova nel centro storico di Varese, nella strada che tra l’altro conduce al Tribunale. E quello che l’ha mandata su tutte le furie sono gli escrementi e l’urina trovati fuori dalle vetrine questa mattina. «Una cosa che accade tutti i giorni, chiariamoci, ma stamattina la cacca era ovunque, abbiamo dovuto lavare anche le vetrine. Davvero un negoziante merita di ritrovare questa situazione quando al mattino si reca sul suo posto di lavoro? - chiede rivolgendosi ai padroni di cani e alla pubblica amministrazione- davvero abbiamo concittadini così incivili e Varese non merita decoro, pulizia e dignità?».
PROBLEMA ESTESO
Il problema non è solo d Sonia Milani, ma di tutti i negozianti di via San Martino, la via pisciatoio come la chiamano. «La sera lasciamo pulito e al mattino ci ritroviamo tutti fuori a lavare via la pipì e la cacca. Uno si impegna anche a rifare le vetrine, renderle accattivanti, ma se poi la gente non si avvicina per la puzza, tanto vale». Non solo padroni maleducati, ma anche l’impresa che si occupa della pulizia delle strade pare non essersi mai vista in via San Martino «Da quando è subentrata la Sangalli la pulizia non è mai stata fatta, se tutte le mattine siamo noi a ripulire la strada - aggiunge - Ce ne saremmo accorti».
© Riproduzione Riservata