L’OMICIDIO DI CADORAGO
Varese, famiglia di Valentina incredula e disperata: «Chiediamo giustizia»
Nessuna avvisaglia del tragico epilogo di una storia d’amore tra due giovani che sembravano “perfetti l’uno per l’altra”
Increduli e arrabbiati. I familiari di Valentina Di Mauro, la donna di 33 anni uccisa lunedì dal compagno Marco Campanaro nella casa di cui convivevano a Cadorago, non riescono ancora a realizzare quanto sia accaduto.
Si sono ritrovati questa mattina nella casa di famiglia a Varese, nel rione di San Carlo, in attesa di avere notizie dai carabinieri e capire quando potranno dare l’ultimo saluto alla loro Valentina. «Una ragazza solare e buona. Era il ritratto della felicità».
Valentina aveva conosciuto Marco pochi mesi prima di decidere di andare a convivere, due anni fa, ed erano felici, «perfetti l’uno per l’altra», li descrivono parenti e amici. Forse per questo è tanto difficile farsi una ragione di quello che è accaduto e di come un ragazzo, un «bravo ragazzo» a detta di tutti, possa aver infierito su Valentina con diverse coltellate fino a toglierle la vita.
«Non c’erano state avvisaglie e nessun precedente di violenza o gelosia», sostengono i parenti, che non concordano con la tesi fornita dai famigliari di Marco Campanaro, ma ne hanno una loro: «Ne avevamo parlato proprio sabato, quando siamo stati a cena da loro». Ora i famigliari si affidano alla legge, «non vogliamo sapere niente di più, perché nessuno ci ridarà Valentina, ma chiediamo solo che sia fatta giustizia».
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