LA TRAGEDIA
Una bimba senza papà. Una ragazza tra vita e morte
L’inconsolabile scia di dolore dopo lo schianto in moto costato la vita a Giuseppe Guzzi. La diciassettenne ferita in Terapia intensiva

Una bambina piange il suo adoratissimo, giovane papà.
Una famiglia prega affinché una ragazza di 17 anni possa riaprire gli occhi e ritornare a vivere.
Sono storie parallele quelle della figlioletta di Giuseppe Guzzi, il ventiquattrenne morto nell’incidente stradale avvenuto in via Rovereto, a Varese, e quella della ragazza seduta dietro di lui sulla sella della Kawasaki Ninja schiantatasi la sera di ieri, giovedì 13 maggio a San Fermo.
Giuseppe lascia nel dolore la sua famiglia, la madre, il padre, la nonna, le tre sorelle, i cugini ma soprattutto la ragione della sua stessa vita. Una figlia in tenera età.
Una tragedia nella tragedia.
Così come nell’incubo è la famiglia della diciassettenne rovinata sull’asfalto di via Rovereto insieme con Giuseppe: il suo cuore, fermatosi subito dopo l’impatto, ha ricominciato a battere solo dopo l’intervento provvidenziale dei rianimatori dell’Areu, che poi l’hanno affidata ai medici dell’ospedale di Circolo di Varese.
L’intervento cui la giovane è stata sottoposta nella notte tra ieri e oggi, venerdì 14 maggio, è riuscito e ora la giovane riposa in un letto della Terapia intensiva: la prognosi resta riservata ma il bollettino medico lascia un filo di speranza in più: «La paziente non è in immediato pericolo di vita».
Occorrerà attendere il decorso delle prossime 48-72 ore per sapere se la ragazza riuscirà a superare la fase più critica della sua giovane vita.
Intanto si moltiplicano le testimonianze di affetto e di cordoglio sulla pagina Facebook di Giuseppe: un lungo elenco di commenti sgomenti ma anche una critica velata come una carezza da parte di chi ha salutato così il proprio amico: «Sei sempre stato un pazzo con le moto».
Che Giuseppe andasse pazzo per le moto e per i motori lo racconta la sua stessa esistenza - crudelmente brevissima per chi gli ha voluto bene - di appassionato e persino di meccanico, per qualche tempo, in un’officina della zona.
Che ieri sera la sua moto sia sfuggita al controllo anche per la velocità con cui procedeva, invece, è già un dato di fatto in via d’accertamento nella ricostruzione della dinamica da parte della polizia locale.
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