LA RICORRENZA
Festa della Repubblica: «Libertà, democrazia e pace»
Celebrazioni questa mattina anche a Varese. L’importanza dei giovani e le onorificenze
Varese ha celebra questa mattina, lunedì 2 giugno, il 79esimo anniversario della Repubblica Italiana. Prima tappa alle 9.30, in piazza San Vittore, con la deposizione delle corone e l’onore ai Caduti. Oltre al prefetto, Salvatore Pasquariello, presenti autorità e politici a cominciare dal sindaco di Varese, Davide Galimberti e dal presidente della Provincia di Varese, Marco Magrini. Poi la cerimonia dell’alzabandiera ai Giardini Estensi, la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica ai prefetti d’Italia e l’intervento del professor Giulio Facchetti, Ordinario di Glottologia e linguistica nell’Università degli Studi dell’Insubria, sul tema: “Repubblica e democrazia”.
IL PASSAGGIO SUI GIOVANI
Facchetti, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei giovani: «Il disagio giovanile - un passaggio del suo discorso - che in larga parte si sostanzia in una carenza di senso e di appartenenza, ci spige a sfruttare questa ricorrenza per cercare di ricostruire un rapporto di fiducia nei giovani verso la Respiublica, per permettere loro di non essere risucchiati in quell’individualismo esasperato e comprendere che quasi paradossalmente perseguire il bene comjune, compiendo volontariamente dei sacrifici, è il modo migliore per otttenere dei vantaggi per ogni persona». In tarda mattinata, alle 11.30, l’appuntamento nell’aula magna dell’Università dell’Insubria per la consegna delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana. Prevista l’esibizione del Coro dell’istituto “Isaac Newton” di Varese diretto dal maestro Andrea Pillon.
LE ONORIFICENZE
Sedici i cittadini della provincia che hanno ricevuto l’onorificenza: il generale Nicola Terzano di Busto Arsizio, Enrico Umberto Ambrosetti di Varese, Giovanni Antico di Busto Arsizio, Giovanni Buzzi di Sesto Calende, Vittorio Chiesa di Induno Olona, Giuseppe De Gasperin di Brebbia, Attilio Epistolio di Varese, Giambattista Genoni di Busto Arsizio, Francesco Lecca di Varese, Roberto Leonardi di Varese (presidente dell’associazione Nazionale Carabinieri di Varese), Silvino Lorenzi di Lonate Ceppino, Alessandro Pacetti di Gallarate (volto notissimo e benvoluto a Varese per il suo lavoro di carabiniere di quartiere), Fabrizio Plazzotta di Maccagno con Pino e Veddasca. Angelo Salbego di Taino, Gesualdo Santangelo di Malnate. L’onorificenza pontificia è stata assegnata ad Alessandro Toia di Busto Arsizio.
IL MESSAGGIO DI MATTARELLA
Oggi, in occasione della Festa della Repubblica, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luciano Portolano, scrive. «Settantanove anni or sono, il popolo italiano decretava, con il suo voto, la nascita della Repubblica, al culmine di un lungo percorso iniziato con la guerra di Liberazione. Con il referendum del 2 giugno 1946, gli italiani scelsero di proseguire in un cammino verso la affermazione di valori di libertà, democrazia e pace, trasfusi nella Costituzione che di lì a poco avrebbe visto la luce. Valori sui quali si fonda la nostra comunità civile e ai quali si rivolgono tutte le istituzioni chiamate ad operare in favore della collettività».
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