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Fido e il lockdown, record di adozioni
Sia nei negozi che al canile di Varese è boom di richieste. Ma c’è anche qualche problema

Chi ha sempre giustificato con le ore di assenza da casa l’impossibilità di prendere un animale domestico, dal lockdown dello scorso febbraio a oggi non ha più avuto argomenti validi per dire di no, e ha dovuto cedere alle richieste di figli e consorti.
Con lo smart working, i ragazzi davanti al computer per studiare a distanza e le passeggiate nell’isolato concesse dai diversi Dpcm ai proprietari di cani, Fido è entrato in famiglia come un’ancora di salvezza.
Richieste di cani - cuccioli nella maggior parte dei casi - continuano ad arrivare numerose ai negozi di animali. Gli allevatori effettuano consegne a domicilio. «Riceviamo tantissime telefonate di persone interessate a cani di razza e meticci - spiega Paola Pelozzi, titolare dell’Arca di Noé -. Non abbiamo invece registrato un aumento nelle vendite di coniglietti, canarini o pesci. Gli acquari rimangono un hobby di nicchia».
In tanti si sono rivolti anche al canile di Varese. I volontari della struttura, consapevoli del fenomeno, hanno usato ancora più cautela nel vagliare le domande di adozione. «Le persone, stando a casa, decidono di prendere un cane più a cuor leggero perché occuparsi di lui sembra più semplice. Cosa che ci induce a fare ancora più valutazioni per capire se la scelta è davvero responsabile - spiega Alessandra Calafà, presidente della sezione di Varese della Lega nazionale difesa del cane -. Il cane adottato in un periodo così particolare rischia di abituarsi alla presenza della famiglia. Poi, quando si torna alla normalità, il cane si destabilizza».
Il lockdown della scorsa primavera ha imposto di rimandare i giochi all’aperto con il cagnolino appena adottato all’estate. «Molti dei cuccioli arrivati nelle case a marzo e aprile, quindi durante il lockdown, hanno poi manifestato problematiche di deprivazione sensoriale e mancanza di socializzazione con i loro simili», conclude Sabrina Brusa, istruttore riabilitatore comportamentale e presidente di Ciac Asd, che ha stimato nei suoi corsi un aumento di cuccioli del 30% circa rispetto allo scorso anno.
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