LA FILIALE
Banca d’Italia in... vendita
L’ex sede dell’istituto di credito chiusa da anni è in attesa di un compratore

Comprare una banca? Da oggi potrebbe essere più “facile” di quel che si pensi, almeno a Varese.
Presto potremo vedere finalmente riaperta, con altra destinazione d’uso, la ex filiale della Banca d’Italia, a fronte dell’annuncio fatto nei giorni scorsi dallo stesso istituto che si occupa direttamente di gestire le vendite dei propri immobili.
A fine 2015 la Banca d’Italia ha avviato il piano per la chiusura di oltre venti filiali in tutta la Penisola. Tra queste la sede provinciale di Varese, come quelle di Sondrio e Como.
Ecco quindi che proprio la struttura, ormai “vuota”, dell’ex istituto di credito risulta essere in vendita. Lo stesso istituto ha infatti avviato una procedura per la vendita, senza base d’asta, dell’immobile ove operava la ex filiale di Varese.
L’immobile si trova in via Sacco 1, nel centro della città, al limite dell’area pedonale, all’incrocio tra via Sacco e via Bernascone.
Confina a ovest con Villa d’Este e il parco, di proprietà del Comune che sono sottoposti a vincolo di tutela. Ciò determina per il complesso immobiliare l’applicazione di un vincolo indiretto per effetto del quale ogni progetto di nuova costruzione e modifica dello stato attuale dovrà essere preventivamente approvato dalla Soprintendenza competente.
COM’È FATTO
L’immobile ha una superficie di circa 6000 metri quadrati che si sviluppano su cinque livelli con pianta pentagonale irregolare e un cortile interno. Le diverse unità poste all’interno dello stabile sono dotate delle seguenti destinazioni d’uso: istituto di credito, residenziale e magazzino.
Per gli interessati è possibile consultare i documenti resi disponibili dalla Banca al sito www.bancaditalia.it/chi-siamo/beni-immobili.
Si potranno effettuare anche sopralluoghi dell’immobile, previa richiesta da inviare a mezzo posta elettronica all’indirizzo email dismissioni.varese@bancaditalia.it.
Per partecipare alla procedura di vendita si dovrà far pervenire alla Banca d’Italia una manifestazione di interesse entro e non oltre l’8 maggio 2019.
Un particolare: alla presentazione dell’offerta d’acquisto si dovrà accompagnare un deposito cauzionale di 300mila euro.
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