CORTEO
Foibe, guerra infinita
Attese almeno 400 persone. Il Pd attacca: cambiate percorso

Nelle edizioni passate i partecipanti erano stati al massimo duecento, ma quest’anno l’affluenza pare destinata a raddoppiare, e con essa anche le polemiche. Domani sera le strade del centro saranno attraversate da un vero e proprio fiume di persone, provenienti da Varese, certo, ma anche da Milano, Como, Brescia, Bergamo, Pavia e Lodi: in base a quanto trapelato finora, in oltre quattrocento hanno già annunciato la propria presenza al corteo in memoria delle vittime delle foibe, organizzato dal “Comitato spontaneo 10 febbraio”, che annovera anche militanti di gruppi di ispirazione fascista e neonazista.
La cerimonia si ripete dal 2015, per ricordare le vittime delle foibe, ossia le grotte carsiche di Venezia Giulia e Dalmazia dove, nel Secondo dopoguerra, furono gettate migliaia di italiani dalle truppe jugoslave di Tito. L’anno scorso il ritrovo fu davanti alla stazione delle Ferrovie dello Stato, poi un corteo silenzioso, illuminato dalle fiaccole e con passi scanditi dai colpi di un tamburo, sfilò attraverso le strade del centro.
Nessun simbolo di singoli partiti o movimenti, ma bandiere tricolore e stemmi di Fiume, dell’Istria e della Dalmazia. All’arrivo in piazza Monte Grappa, il momento conclusivo, con un minuto di raccoglimento e le note del “Silenzio fuori ordinanza” suonate da una tromba. Oltre ai gruppi organizzatori, parteciparono anche semplici cittadini e rappresentanti di amministrazioni comunali del territorio.
Nelle edizioni passate le proteste non sono mancate, così come quest’anno, con la segreteria cittadina del Partito democratico che ha parlato di «celebrazione della Giornata del Ricordo nelle modalità tipiche di una parata paramilitare ad opera di gruppi di estrema destra». Da qui, la richiesta alle autorità affinché «per rispetto del sentimento democratico ed antifascista della assoluta maggioranza dei nostri concittadini si individuino percorsi alternativi», impedendo «atteggiamenti di apologia di fascismo o l’ostentazione di simboli riferibili a tale regime e che non si consenta che tale manifestazione si svolga nelle vie centrali della città di Varese e che termini nella sua piazza Monte Grappa».
Il riferimento è al fatto che tra gli organizzatori della manifestazione, come in passato, ci sono esponenti di Comunità militante dei Dodici raggi, CasaPound Italia Varese, Forza Nuova Varese e Fiamma tricolore.
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