FOIBE
«Il nostro corteo per l’Italia»
In 150 alla manifestazione del “Comitato 10 febbraio”. Presenti anche il sindaco di Besano Leslie Mulas e quello di Gazzada Cristina Bertuletti
Hanno attraversato le vie del centro, partendo da piazzale Trieste e fino a piazza Monte Grappa, in assoluto silenzio, inquadrati in file ordinate, seguendo il tempo scandito da un tamburo. Le file esterne tenevano in mano delle fiaccole, quelle interne le bandiere tricolori. In testa al corteo, un grande tricolore e le bandiere di Fiume, dell’Istria e della Dalmazia.
Si è svolta anche quest’anno la manifestazione dal “Comitato spontaneo 10 febbraio” per commemorare le vittime delle foibe, cioè le grotte carsiche di Venezia Giulia e Dalmazia dove, nel Secondo dopoguerra, furono gettate migliaia di italiani dalle truppe jugoslave di Tito.
All’iniziativa hanno preso parte circa 150 persone, tra esponenti di Comunità militante dei Dodici raggi, CasaPound Italia Varese, Forza Nuova Varese e Fiamma tricolore, ma anche alcuni cittadini e rappresentanti delle istituzioni, come il sindaco di Besano, Leslie Mulas, e quello di Gazzada Schianno, Cristina Bertuletti. «Purtroppo – ha commentato Mulas, che fuori dal municipio di Besano ha issato la bandiera istriana – a qualcuno fa comodo politicamente dipingere questo corteo come di parte, ma non è così. Anzi, auspico che sempre più varesini possano parteciparvi, sarebbe bello vedere anche le associazioni giuliano-dalmate, perché questi cortei dimostrano come, oltre alle poche iniziative istituzionali, ci siano cittadini che tengono alla memoria di quegli eventi».
Lungo tutto il percorso hanno vigilato le forze dell’ordine, con carabinieri, agenti della Polizia di Stato e della Polizia locale. All’arrivo in piazza Monte Grappa, i partecipanti si sono schierati sul lato verso la Camera di Commercio, dietro lo striscione con scritto “morte e orrore perché all’Italia hai donato il cuore”. Dopo le note del “Silenzio fuori ordinanza”, suonate con una tromba, è stato osservato un minuto di silenzio.
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