L’ASSOCIAZIONE
Tre anni e un obiettivo: quota 700
Il Basket Siamo Noi cresce e punta ad aumentare il numero dei soci. Il presidente: presto la nuova campagna

Il Basket Siamo Noi festeggia i suoi primi tre anni di vita puntando ad un salto di qualità.
Il trust dei tifosi fondato ufficialmente il 6 luglio 2016, che controlla il 5% delle quote della Pallacanestro Varese, tira le somme dell’attività svolta nel corso delle ultime stagioni e fissa i paletti per un ambizioso programma di crescita futura.
A raccontare passato, presente e futuro del Trust è il suo presidente Umberto Argieri.
«Da uno spunto iniziale legato allo slogan dei 100 euro per Dunston, questa iniziativa si è sviluppata per provare a dare un sostegno concreto alla Pallacanestro Varese. Il messaggio è stato coltivato e recepito nel tempo cercando di darci un’identità, fatta di iniziative e comunicazione ma anche di un ruolo complementare a quello di società e consorzio come accade già a Trento in situazioni e con un territorio diverso. Ora stiamo cercando di individuare gli assi di intervento di un progetto a medio-lungo termine».
Quali sono i numeri degli associati e l’effettivo apporto alle casse della Pall.Varese?
«Oggi siamo a 474, con una forbice di rinnovi in stand by attorno a quota 150. Gli iscritti totali sono 720, compresi però i circa 60 che hanno disdetto dopo il primo anno. Con il prossimo step della campagna abbonamenti si potrà arrivare a 600, l’obiettivo verosimile è 700 adesioni entro settembre. Una buona massa critica, ma soprattutto molto fidelizzata perché dal 2018 in avanti si è alzato parecchio il tasso di conferme. Tolte le spese per le iniziative, il Trust versa almeno 40mila euro l’anno alla Pallacanestro Varese».
Quanto è legata la fidelizzazione alle iniziative che svolgete?
«Abbiamo voluto dare centralità a passione, identità e orgoglio dei tifosi, dando la possibilità di partecipare in modo attivo alla vita della squadra. Le trasferte in Italia e in Europa hanno avuto un forte valore aggregativo, così come l’evento recente per festeggiare il ventennale della Stella. Il codice di comportamento per le trasferte, creando una forma di tifo positivo, ci contraddistingue in maniera marcata. Abbiamo creato una base forte, ma nel futuro vogliamo essere molto di più di un semplice club di tifosi».
Quali sono le idee per il prossimo salto di qualità?
«Prima di tutto puntare moltissimo sui giovani attraverso scuole e associazioni sportive, e ampliare la rete al di fuori dell’Enerxenia Arena, sfruttando l’ottimo dialogo con Comune di Varese e Provincia, vista la gestione del parcheggio dietro il Liceo Artistico a un euro a partita per gli associati, e i commercianti con le convenzioni arrivate a quota 95. Ma il salto di qualità è legato alla necessità di ottimizzare le sinergie con Pallacanestro Varese, consorzio e settore giovanile, presentandoci ovunque come un’entità unica: in questo periodo storico nel quale reperire risorse è sempre più difficile, è fondamentale per toccare i tasti giusti a ogni livello».
Il sogno dei mille associati indicato da Toto Bulgheroni è raggiungibile e in che tempi?
«Lo è attraverso almeno un altro anno di lavoro, auspicando in un risultato della squadra oltre le aspettative, anche se non c’è più una stretta dipendenza tra risultato sportivo ed adesioni al Trust. Ma soprattutto serve un messaggio diverso: per portare a casa qualcosa di più sul territorio, non possiamo prescindere dalle sinergie di tutte le componenti del sistema Pallacanestro Varese».
Da tifoso, che cosa pensa della squadra che sta nascendo?
«Le mosse fatte finora mi piacciono molto. La risposta della base dei tifosi è molto positiva e questo è importante, perché nella seconda fase degli abbonamenti, dal 18 al 27 luglio, ci giochiamo un’altra fetta di crescita. Nutro piena fiducia nell’operato di Attilio Caja e dell’area tecnica biancorossa».
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