MANZONI
Varese, il ladro che fischietta colpisce in Galleria
Furto nel negozio di dischi durante la pausa pranzo

Ha forzato la porta del negozio con un cacciavite, è entrato e si è diretto alla cassa, da dove ha prelevato circa 300 euro. E poi è uscito come se nulla fosse, è salito su un monopattino e si è allontanato fischiettando. È successo venerdì, in pieno giorno - l’ora della pausa pranzo - e in pieno centro - galleria Manzoni, a due passi da corso Moro e da piazza Repubblica, da qualche giorno di nuovo al centro dell’attenzione, in particolare dopo una grossa rissa.
Vittima del furto Nicolò Mariani, titolare di Varese Dischi, che il giorno dopo non è tanto colpito dai danni subìti - «Nella sfortuna è positivo che questa persona sia entrata senza danneggiare in alcun modo la serratura e la porta» - quanto dal fatto di aver pensato, sbagliando, che mai e poi mai qualcuno sarebbe arrivato a rubare nel suo negozio a quel modo e in quel momento. «Diciamo che in Galleria Manzoni di personaggi strani ne vediamo parecchi, anche per la vicinanza a piazza Repubblica, e il degrado spesso emerge. Ma è anche vero che fino a venerdì andavo in pausa pranzo chiudendo a chiave la porta del negozio senza abbassare la saracinesca. In Galleria Manzoni ci sono altri negozi, c’è movimento e c’è anche il passaggio delle persone che abitano nel condominio al cui interno si trova la galleria. E invece venerdì evidentemente il ladro ha approfittato di un momento in cui non passava nessuno e adesso non mi illudo più: d’ora in avanti anche per andare a pranzo tirerò giù la saracinesca».
LA DINAMICA
Il ladro si è presentato davanti alla porta di Varese Dischi con due cacciaviti appena comprati, pare, dato che a terra sono state trovate due etichette. Forse ha provato prima con uno e poi con l’altro a forzare la serratura, ma è certo in ogni caso che alla fine è riuscito nell’impresa facendo “girare” il meccanismo come se avesse usato una chiave. Qualcuno che ha visto il ladro, non prima ma subito dopo il colpo, comunque c’è: un’altra negoziante che ha descritto alla Polizia di Stato, incaricata delle indagini, un uomo non troppo alto, bianco di pelle e brizzolato, appunto in piedi su un monopattino ed evidentemente soddisfatto del risultato appena ottenuto, dato che andandosene fischiettava allegramente.
IL NODO DI PIAZZA REPUBBLICA
Il colpevole potrebbe appartenere ai gruppi che animano, quasi mai piacevolmente, la vicina piazza Repubblica? Pare di no, anche perché quei soggetti sono in massima parte stranieri di pelle scura, e la testimone non ha collegato il volto del ladro a persone che vede nelle vicinanze della galleria. Mariani però è ugualmente preoccupato: «Qualche tempo fa c’era già stato un furto in un negozio vicino. Sarebbe utile che le forze dell’ordine presidiassero di più la zona e anche un collegamento delle telecamere del condominio alle centrali operative. Così il ladro sarebbe stato visto proprio mentre entrava nel mio negozio».
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