IN COMMISSIONE LUNEDÌ
Varese: masterplan della cultura
I luoghi del sapere e degli spettacoli nel nuovo strumento urbanistico

Il masterplan della cultura. Un termine paradossale. Perché il piano che disegna la città o una parte di essa sembra in contraddizione, nella sua grande concretezza fatta di volumi e spazi, strade e piazze, con le iniziative che arricchiscono la mente e il cuore. Quelle culturali, insomma, che hanno però bisogno di spazi dove accogliere i cittadini per proporre loro eventi o luoghi di studio. Ed ecco che Varese propone il masterplan della cultura, cioè la rivisitazione di quello varato nel 2014 e che si riferiva al comparto di piazza Repubblica, basato sull’accordo di programma tra Regione, Provincia e Comune, con il coinvolgimento dell’università dell’Insubria. Un nuovo progetto dove si ipotizza anche la rigenerazione urbana dell’isolato racchiuso tra le vie Magenta, Mazzini, Orrigoni e Medaglie d’Oro.
Ora tutto è cambiato. I lavori alla caserma sono decollati. Piazza Repubblica è diventata sede del mercato e l’amministrazione Galimberti ha deciso di investire su un altro teatro, quello di piazza XX Settembre, il Politeama, per il quale è stato trovato un accordo con la proprietà dell’area, la Fondazione Molina. Ecco dunque che il masterplan deve per forza ampliarsi, perché i poli culturali saranno due, cioè l’area dell’ex caserma ma anche quella del Politeama, poche centinaia di metri in linea d’aria, il comparto stazioni che lambisce i confini.
Il documento sarà quindi presentato e discusso nella commissione Urbanistica in programma lunedì e convocata dal presidente Luca Paris (Pd) che in questi giorni, con gli altri componenti della commissione ha un gran daffare anche per la discussione del Pums, il piano della mobilità sostenibile. «Il masterplan è uno strumento di attuazione della città pubblica completo - spiega Paris - delle trasformazioni che riguardano la città privata ad uso pubblico e dà linee guida importanti per lo sviluppo di Varese».
Da mesi si lavora in Comune - l’area IX di Gestione del territorio coordinata da Gianluca Gardelli, l’assessorato di Andrea Civati - per portare a compimento e al futuro via libera in consiglio comunale l’adeguamento del masterplan di cui Prealpina anticipa i punti salienti. Non solo il polo culturale dell’ex caserma, con la biblioteca e con l’Archivio del Moderno, prima insediato a Mendrisio e ora a Balerna, in Canton Ticino, e non solo il Politeama che diventerà il teatro di Varese e acquisirà gli spazi vicini ora dell’assessorato ai Servizi sociali. Il nuovo masterlpan prevede quattro sub-ambiti sui quali intervenire. L’edificio dell’ex caserma e via Fratelli Pavesi. Piazza Repubblica e la zona pubblica che comprende le vie Bizzozero, Spinelli, il teatro Apollonio e l’area di pertinenza circostante e quella racchiusa tra le vie Bizzozero e Dazio Vecchio. Gli edifici del rettorato dell’Università dell’Insubria e l’ex chiesa del collegio Sant’Ambrogio e appunto il Politeama, con la palazzina dei servizi di via Orrigoni, piazza XX Settembre e una vasta area di rigenerazione urbana.
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