FESTA DELLA POLIZIA
«Reati ridotti di un terzo»
Il punto del questore Morelli: nell’ultimo anno più truffe telematiche e ai danni di anziani, ma calano furti e rapine

È un grande appassionato di statistiche e di numeri, ma sa bene che dietro ai dati sull’attività della Polizia di Stato si celano storie e persone. Episodi piccoli o grandi, tristi oppure a lieto fine, che rischiano di ridursi soltanto a una cifra scritta dentro una casella vuota. Ma, sempre da appassionato di numeri e di statistiche, sa anche che i dati permettono di osservare la situazione in maniera asettica, perché talvolta c’è bisogno pure di questo. Michele Morelli è questore della provincia di Varese da poco più di due mesi e oggi, sabato 10 aprile, celebrerà la sua prima festa della Polizia di Stato da “inquilino” di Palazzo Italia. Si tratta di un’occasione utile per tracciare un bilancio di queste prime settimane del suo nuovo incarico e, più in generale, della situazione sul territorio. Situazione che ha visto un calo del 30 per cento dei reati negli ultimi due anni, di cui il 20 solo nell’ultimo.
Il grazie a Pepè
«Questa avrebbe dovuto essere la festa di Giovanni Pepè – ha esordito Morelli, riferendosi al suo predecessore – perché questi risultati brillanti sono stati ottenuti grazie alla sua illuminata direzione. Certo, i dati dell’ultimo anno sono sicuramente contaminati dall’emergenza sanitaria in atto, ma si tratta di un trend in diminuzione iniziato già prima».
Un anno in numeri
Scendendo nel dettaglio, restano stabili sul territorio i casi di violenza di genere, con 64 ammonimenti per violenza domestica o stalking. Salgono i casi di truffe, agli anziani o informatiche, tentate oppure riuscite: nel 2018 furono raccolte 2.700 denunce, 2.900 nel 2019 e 3.500 nel 2020. «Su questo tema – precisa il questore – va detto però che in proporzione è cresciuto il trend di soggetti denunciati, passato dai 300 di due anni fa ai 450 dell’anno scorso». Un calo significativo si è registrato invece per quanto riguarda i furti, dove in generale si è passati dalle 13.000 denunce del 2019 alle 7.000 del 2020: «La riduzione è stata del 40 per cento, quindi avranno inciso sicuramente lockdown e coprifuoco, ma è merito anche dei servizi di prevenzione». I furti in abitazione, ossia quelli direttamente legati alla maggior presenza dei cittadini in casa, sono passati da 3.000 nel 2019 a 1.321 nel 2020; mentre quelli di auto sono calati da 600 a 400. Le rapine sono passate da 249 a 176, con il calo da 28 a 15 per quelle in abitazione e da 54 a 34 nei negozi.
«Territorio sicuro»
«Insomma – aggiunge – questa è una provincia operosa con un’incidenza fisiologica dei reati: è un territorio relativamente sicuro». Le criticità non mancano, ma è comunque importante che ci sia la collaborazione di tutti per affrontarle: «Penso ad esempio alla situazione del Parco Pineta – afferma Morelli -, dove la sicurezza deve essere allargata e partecipata: servono i controlli di polizia, certo, ma anche la pulizia dei boschi e il potenziamento della copertura telefonica. Ognuno deve contribuire, per la propria parte, a creare sicurezza».
La rissa di Gallarate
C’è poi il caso della maxi rissa di Gallarate, nel gennaio scorso, con decine di ragazzi coinvolti: «Non commento il fatto dal punto di vista sociologico – prosegue – ma lancio un appello ai genitori affinché controllino i propri figli minori, seppur in modo non oppressivo. Un minore non ha la maturità necessaria per gestirsi in tutto e quindi si rischiano atteggiamenti che poi, se rilevati formalmente, rischiano di rovinare per sempre la vita. Basta un reato all’apparenza banale e una denuncia per vedersi preclusa la partecipazione a concorsi pubblici».
Tra lago e Sacro Monte
In due mesi Morelli ha iniziato a scoprire il territorio locale: «Quando era possibile passeggiare – conclude il questore – ho visitato ad esempio il Sacro Monte, il Forte d’Orino e ho fatto il giro del lago di Varese, che ripeterò in bici non appena si potrà, e ancora la zona del Luinese. Qui ci sono paesaggi che non hanno nulla da invidiare ad altre parti d’Italia più famose dal punto di vista turistico».
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