LA DIATRIBA
Varese, il Tribunale dà ragione a Life
Ciavarrella: «Messo un punto fermo sulla vicenda»

Rigettate tutte le accuse nei confronti della Life Wellness. La sentenza di appello depositata oggi, giovedì 3 agosto, al Tribunale di Varese ribadisce quanto stabilito in primo grado: nessun sigillo sarà messo all’attività di fitness di via Sanvito, come invece avevano richiesto gli ex soci Olympus dopo la mancata fusione tra le due realtà che ha lasciato gli abbonati e i trainer della palestra di Masnago senza possibilità di allenarsi e lavorare.
«È un punto definitivo alla vicenda – commenta Gabriele Ciavarrella, socio di Life Wellness – Il giudice ha dato ragione al nostro agire su tutta la linea. Abbiamo tenuto sempre un comportamento lineare ed onesto e tutte le accuse nei nostri confronti sono state rigettate».
Nella sentenza si legge che «dalla ricostruzione operata si evince quantomeno una incauta condotta della società reclamante (quella proprietaria di Olympus), che appena quattro giorni dopo la costituzione della nuova società (ma mai attivata insieme a Life), quando ancora le trattative sui contratti di affitto del ramo di azienda erano in corso, abbandonava il Campus di Varese, ovverosia la sua storica sede, pur avendo rinnovato gli abbonamenti agli associati ed essendosi - quindi - obbligata nei loro confronti alla erogazione dei servizi fitness promessi».
L’annuncio della fusione tra le due realtà, comunicato in fretta e furia a pochi giorni dalla fine dello scorso anno, anche agli abbonati diretti interessati, sarebbe stato dettato dallo sfratto che Olympus aveva dalla struttura di Masnago. In mancanza di accordi precisi ancora stabiliti quindi, quella fornita da Life ad Olympus sarebbe considerata un’ospitalità temporanea delle attrezzature, dei lavoratori e degli abbonati. «Tengo a precisare - aggiunge Ciavarrella - che noi non abbiamo licenziato nessuno, perché nessuno degli ex trainer Olympus era mai stato assunto da noi. Così come per gli abbonati: non sono stati cacciati perché non erano nostri clienti ma il loro abbonamento era stato stipulato con Olympus. Siamo inoltre stati sempre disponibili alle restituzione delle attrezzature provenienti da Olympus».
La sentenza non entra nel merito della vicenda sulle responsabilità sulla mancata fusione tra le due realtà, perché è riferita solo all’istanza di sequestro preventivo della Life, ma rappresenta comunque una rivincita per la palestra di Via Sanvito e un appiglio importante per gli abbinati ed ex dipendenti che hanno iniziato una class action per essere rimborsati.
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