AMARCORD
In duecento per Gigi Riva
Pieno al MIV stasera: applausi al docufilm di Milani su Rombo di Tuono

Per lui hanno scelto la sala più capiente, la Giove, per lui si sono mossi in duecento. Tanti gli spettatori la sera di lunedì 29 novembre al MIV per la proiezione di Nel nostro cielo un rombo di tuono, docufilm di Riccardo Milani su Gigi Riva. Nato a il 7 novembre 1964 a Leggiuno, il miglior marcatore di tutti tempi della Nazionale Nazionale (35 goal, 42 le partite disputate) vive a Cagliari dal 1963, ha appeso gli scarpini al chiodo nel 1977 ma in pochi l’hanno dimenticato.
Nell’ex galleria dell’Impero c’era anche chi, come Giulio Brughera, a Brebbia, a inizio anni Sessanta, ammirò ul furzelina, la forchetta - soprannome poi superato da quello, Rombo di Tuono, coniato da Gianni Brera - gonfiare la rete quattro volte regalando al suo Leggiuno il Trofeo Primavera organizzato dallo sportivissimo don Guido Macchi. Il talento di quel ragazzo non sfuggì al giornalista Enzo Zuin, che in un articolo sulla Prealpina, ne esaltò le gesta con toni non lontani da quelli usati da Jon Landau nel 1974 dopo avere assistito per la prima volta a un concerto di Bruce Springsteen. E non sfuggì neppure a Fausto Zanni che lo segnalò al Laveno. Qui Riva approdò per passare al Legnano e poi al Cagliari per giocarvi sino al termine della carriera.
Alla Sardegna, dove Gigi ha portato, nel 1969-70, uno scudetto e dove tuttora abita, in un condominio, è inevitabilmente riservato il ruolo da coprotagonista del film. Milani però ha inserito anche immagini girate a Leggiuno un anno fa. Tra le più applaudite al MIV.
© Riproduzione Riservata