Iniziano i saldi «doc«
Il Black Friday e gli sconti speciali riducono notevolmente il volume d’affari

Niente conto alla rovescia, niente attese spasmodiche all’apertura dei negozi il primo giorno. O meglio. Diciamo che questa è l’aspettativa pronta ad essere smentita per la felicità di tutti i commercianti (e dei clienti) domani, all’avvio ufficiali dei saldi invernali. Si comincia il 4 gennaio, si finisce dopo 60 giorni, ma è molto probabile che la durata reale dei saldi o meglio dei grandi affari, sia di pochi giorni, il periodo migliore si contrae sempre di più.
Nulla è più come prima: nonostante regole e normativa, i saldi camuffati grazie a messaggi ed email inviati a chi ha le tessere fedeltà, gli sconti fatti alla cassa parecchi giorni prima del via ufficiale, rendono meno appetibile la grande corsa allo shopping.
«È dal Black Friday, dalla fine di novembre, che si è in regine di saldi, in pratica, e moltissime persone hanno comperato e speso da lì a Natale tutto quello che avevano preventivato, comperando con grandi sconti comunque», commenta la direttrice di Confesercenti, Rosita De Fino. «Ciò significa due cose: la prima è che i saldi sono ormai una costante, la seconda che i piccoli commercianti vengono messi in ginocchio da tale fenomeno», poiché non possono permettersi di scontare per molti periodi dell’anno e la loro attività ne risente in modo pesante. La conclusione è che la legge va cambiata. O fatta rispettare, cosa quasi impossibile, tra acquisiti online, possibilità di provare alcuni capi nei negozi e comperarli, appunto, via internet. Eppure, nonostante tutto, le vendite per Natale, sono andate bene, nonostante questo Black Friday spalmato per settimane, nonostante tutto.
Il Natale fa sempre fare buoni affari. Benché molti negozi facciano sconti speciali dal 27 dicembre e molti da prima ancora, sulla scorta appunto degli eventi speciali come le grandi vendite promozionali che poi rimangono miracolosamente quasi sine die, cambiando solamente nome.
Comunque sia, se avete messo l’occhio su un cappotto o una bella camicia, su un paio di scarpe o una borsa particolari, da domani potete trovarli a prezzi ribassati anche ufficialmente e, con una percentuale di sconto, anche nei negozi dove di solito non si fanno promozioni.
Attenzione a che cosa decidete di comperare. Se si parte subito con un 60 per cento di sconto, poche ore dopo l’avvio dei saldi, è probabile che il capo che state comperando non sia mai stato in vetrina negli ultimi mesi ma si tratti di un fondo di magazzino, magari dell’anno precedente o forse più, oppure di abbigliamento e accessori comperati appositamente per affrontare le promozioni. Cioè abiti e altra merce che non sono di certo dell’ultima collezione. Dunque state attenti, quando entrate in un negozio per comperare in saldo. Meglio prediligere un capospalla piuttosto che un paio di stivali che avete già visto in vetrina e del quale conoscete il prezzo intero.
Diffidate anche della merce che da subito è in saldo oltre il 50 per cento.
Ma quanto spenderanno i varesini in questi giorni di acquisti più o meno folli?
Secondo uno studio di Confesercenti, la spesa media sarà di 168 euro. Altro punto di vista, altra cifra: la spesa per ogni singolo consumatore sarà di circa 100 euro.
Insomma non un investimento da capogiro. D’altronde, anche alle pendici del Sacro Monte, si è cominciato a spendere a novembre e non ci si è più fermati.
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