IL MISTERO
Chi sversa nel Vellone?
Analisi Arpa vicino alla cabina di pompaggio: «Nessuna anomalia». Qualcuno inquina il fiume lungo il suo corso

Inquinamento del Vellone, è ancora mistero. In attesa dei risultati delle analisi sulle carcasse di pesci morti trovati lungo il torrente, dall’Arpa giungono le prime considerazioni sul sopralluogo effettuato in seguito alla segnalazione di schiuma al Sacro Monte.
L’acqua del torrente, nella zona vicino alla cabina di pompaggio delle acque potabili del borgo, è apparsa limpida e senza schiuma: sono stati esaminati pH, ossigeno disciolto e percentuale di saturazione dell’ossigeno e, fanno sapere da Arpa Lombardia (direttore generale è Fabio Carella), che non è stata riscontrata «nessuna anomalia».
Rimane dunque senza spiegazione la presenza di schiuma e di pesci “avvelenati” segnalata da Gianni Trotta, socio anziano degli Amici del Sacro Monte e da altri escursionisti.
Da Arpa sottolineano che «è stata presa visione del database degli scarichi autorizzati ed è stata esclusa la presenza di scarichi a monte del luogo di segnalazione. In particolare, gli sfioratori della fognatura comunale - è scritto nella nota di Arpa - sono posti a valle del punto oggetto di segnalazione». Arpa, in accordo con l’ente parco del Campo dei Fiori «ha convenuto di non intervenire nell’immediato, delegando ai funzionari del Parco un’iniziale ricognizione della situazione, con eventuale individuazione della possibile origine del presunto sversamento».
Il presidente del Parco del Campo dei Fiori, Giuseppe Barra, si dice «preoccupato»: «Se avessimo la certezza della causa dell’inquinamento, se avessimo individuato il punto di origine dello sversamento, sarebbe più semplice, invece allo stato attuale possiamo ipotizzare che l’inquinamento sia frutto dell’irresponsabilità di qualcuno». Un’ipotesi, quella dell’arrivo lungo il torrente di una o più persone che abbiano volutamente versato qualcosa, dando origine a schiuma bianca e moria di pesci. Da qui la garanzia «di altri sopralluoghi, in modo costante e di un monitoraggio ancora più attento della situazione e del luogo», sottolinea il presidente Barra.
In passato vi erano stati altri tentativi di inquinamento del Vellone, ma mai così “in alto”.
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