ALLARME
Varese: la droga degli zombie è anche qui
Il Fentanyl da antidolorico al consumo illegale: «Facile reperirlo». Claudio Tosetto lascia il Serd e traccia il quadro dei nuovi pericoli come il potente oppioide sintetico

La chiamano droga degli zombie. Le immagini fanno impressioni e chi è stato di recente negli States, in particolare nella Grande Mela, ha negli occhi l’immagine di fantasmi incrociati per strada, schiena spalle e testa che ciondolano.
La causa è il Fentanyl. Un oppioide potentissimo - anche 100 volte più della morfina e 50 volte più potente dell’eroina. Un medicinale che viene utilizzato come antidolorifico, nelle forme di dolore più acuto. Un farmaco che è diventato una droga da reperire con discreta facilità, anche alle nostre latitudini. Un sedativo molto forte e gratificante che ha la capacità di creare una dipendenza altissima.
L’ALLERTA
«Qualche consumo c’è, inutile negarlo. Non si può e non si deve parlare di esplosione della dipendenza, qui da noi, ma sappiamo che il Fentanyl gira e che non è una situazione arginata alle metropoli». Claudio Tosetto, fino al 30 settembre a capo del Servizio di Prevenzione e cura delle Dipendenze di Asst Sette Laghi, conosce bene la situazione dei consumi e le nuove mode che arrivano anche nella fascia di confine. «Ci sono allerte nei Pronto soccorso, in particolare nella zona di Milano - dice -. Nel Varesotto sappiamo di persone che vengono in possesso di cerotti transdermici oppure che fanno acquisti su internet, dove è facile reperire il Fentanyl». I cerotti o le compresse possono essere utilizzati in alcune patologie tumorali oppure per sedare il dolore in seguito alla frattura del femore, per esempio. L’invito è a vigilare «perché anche se non c’è ancora un mercato strutturato, è molto probabile che arriverà ad esserlo».
Al Serd di Asst Sette Laghi sono arrivate nelle ultime settimane alcune persone in cura per sedare il dolore e per le quali il consumo di Fentanyl è sfuggito dal controllo.
Altro tema è invece quello del consumo voluto per drogarsi. «Il Fentanyl si trova in molte forme, anche da noi, la più diffusa è quella dei cerotti ma si rova anche in pastiglie e fiale - continua Tosetto -. Inoltre spesso viene mescolato con altre sostanze».
IN RETE
Il vero problema è dunque la relativa facilità con cui si può reperire il Fentanyl in rete. «Il mercato online è monitorato dalla Polizia postale, un mercato illegale in questa parte di Lombardia non è ancora molto diffuso ma i segnali ci sono e bisogna stare allerta».
Tosetto racconta che il Fentanyl in alcuni Paesi è la prima causa di morte per overdose. «Bisogna vigilare». Nei giorni scorsi si è svolto a Varese un convegno del Servizio di Diagnosi e cura delle dipendenze sulle droghe psicoattive, che sono poco meno di 400, «sempre più diffuse e per le quali ovunque ci sono problemi nella diagnosi».
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