TERZA ETA’
La festa delle sei ultracentenarie e la dignità delle vecchiaia
Varese, celebrate alla Rsa Maria Immacolata sei donne arrivate oltre il secolo di vita. Il sindaco: «La cura degli anziani atto di amore e responsabilità»

La festa. La celebrazione. Ma anche la riflessione sull’importanza di assicurare a tutti una vecchiaia dignitosa e serena. Ieri a Varese, nella RSA Maria Immacolata di via Paisiello, sono stati celebrati i compleanni delle ospiti ultracentenarie in una giornata speciale all’insegna dell’affetto e della gratitudine. Sei straordinarie donne che hanno raggiunto e superato il traguardo dei cento anni: Guenda Rossetti, 102 anni; Sabrina De Bon, 102 anni; Luigina Chiaravalli, 101 anni; Piera Avigni, 101 anni; Angela Campiotti, 101 anni; Caterina Dellavalle, 100 anni.
Alla cerimonia hanno partecipato non solo parenti, figli e nipoti delle festeggiate, ma anche tutto il personale della casa di riposo, le animatrici e la responsabile socio sanitaria, Francesca Sardella.
TESTIMONI PREZIOSE
Un momento toccante ha visto la rievocazione delle vite di queste donne, testimoni di epoche e storie diverse, a cui è stato dedicato un album ricordo, un attestato di riconoscimento da parte del Comune di Varese e una rosa in segno di omaggio. La celebrazione ha visto la presenza delle istituzioni cittadine, con il sindaco di Varese Davide Galimberti e l’assessore alle Politiche Sociali Roberto Molinari. «Oggi è un giorno di festa e di profonda emozione» hanno sottolineato, definendo le sei festeggiate «donne che con la loro presenza ci raccontano una storia di vita, di forza e di valori senza tempo. Queste donne hanno attraversato il Novecento, testimoniando epoche di grandi cambiamenti sociali, culturali ed economici. Sono custodi della memoria, della saggezza e dell'esperienza. Attraverso i loro racconti e i loro sguardi ci donano una prospettiva preziosa sul passato, ma anche un insegnamento sul presente: quello di vivere con coraggio, dignità e gratitudine».
LA CURA DEGLI ANZIANI
«Prendersi cura degli anziani - hanno proseguito Galimberti e Molinari - non è soltanto un dovere, ma un atto d'amore e di responsabilità. Il nostro impegno quotidiano è garantire a ciascun ospite non solo assistenza, ma anche calore umano, ascolto e attenzione. Crediamo che ogni giorno sia prezioso e che gli ultimi anni della vita meritino di essere vissuti con serenità, dignità e qualità».
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