IL PROCESSO
«Abusi sessuali dalla mamma»
Donna cinquantenne a giudizio. Il figlio raccontò gli episodi al padre, che denunciò tutto

Quando dormiva a casa della madre, sarebbe stato costretto a subire le sue attenzioni sessuali. La mamma avrebbe infatti abusato di lui, toccandolo nelle parti intime e facendosi a sua volta toccare. Non solo: il bambino sarebbe stato persino testimone dei rapporti sessuali tra la donna e il suo compagno, proprio nello stesso letto matrimoniale in cui anche il piccolo dormiva.
Queste le accuse che sono costate a una cinquantenne di un paese del Tradatese il rinvio a giudizio per violenza sessuale aggravata. Accuse che però la donna respinge e che saranno al centro del dibattimento che, dopo la prima udienza di giovedì 5 novembre in Tribunale a Varese, entrerà nel vivo a marzo del 2021.
La vicenda venne alla luce quattro anni fa. I genitori erano già separati e il figlio aveva 15 anni. A presentare denuncia ai carabinieri fu il padre, il quale, preoccupato dal comportamento del ragazzo, sempre più taciturno, lo fece seguire da una psicologa. L’adolescente mise nero su bianco ciò che succedeva quando trascorreva le notti con la mamma, raccontando appunto di contatti proibiti e degli incontri a luci rosse tra la donna e altri uomini in sua presenza. Episodi che sarebbero avvenuti quando lui aveva tra gli otto e i dieci anni. E che tra qualche mese dovrà ricostruire nell’aula di Palazzo di giustizia rispondendo alle domande di giudici, pubblico ministero e avvocati.
Sempre giovedì s’è aperto un altro processo per abusi sessuali nell’ambito familiare. Alla sbarra, in questo caso, un uomo di 57 anni di un Comune della Valbossa, accusato di aver approfittato della nipotina, fin da quando lei aveva cinque anni. Le molestie da parte dello zio sarebbero emerse molto tempo dopo, quando la giovane, oggi maggiorenne, si confidò con un amico. Da qui partì l’inchiesta che ha portato al processo. La ragazza si è costituita parte civile nel procedimento a carico dell’uomo.
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