VIA COPELLI
Varese, il degrado della piscina: proteste e segnalazioni
Muri rovinati, porte che non chiudono, finestre rotte e ruggine

Niente manutenzione straordinaria, ma nemmeno quella ordinaria, per la piscina comunale. E le mamme insorgono. L’impianto natatorio di Varese intitolato a Fausto Fabiano ha più di mezzo secolo di vita «ed è in continuo degrado». Quasi sessant’anni di onorata carriera alle spalle, la piscina di via Copelli pare sentirseli tutti. Per oltre vent’anni la Varese Olona Nuoto ha gestito l’impianto al meglio che poteva, facendo i conti con le problematiche di una struttura sempre più vetusta , in cui l’amministrazione comunale pare non intenzionata ad investire.
OPERATIVA MA PIENA DI CRITICITA’
«I muri hanno fatto il loro corso», aveva detto tempo fa l’assessore allo sport Stefano Malerba in riferimento alla piscina, lasciando trasparire l’orientamento della giunta verso la direzione della costruzione di un nuovo impianto, moderno e più funzionale alle esigenze della città e degli atleti, piuttosto che alla riqualificazione dell’esistente. Impianto che a questo punto potrebbe essere quello che sarà realizzato da Tigros spa in via Sanvito, convenzionato con il Comune, e in cui troveranno posto le piscine, campi da basket e palestra. Nel frattempo però la piscina comunale resta operativa e agibile, come accertato dalle verifiche semestrali cui l’impianto è sottoposto per via dei problemi riscontrati nella copertura.
BAGNI GUASTI E FINESTRE ROTTE
Le criticità non sembrano però essere circoscritte al tetto. Stando alle segnalazioni di alcune mamme che frequentano l’impianto e che accompagnano i figli ai corsi di nuoto, sarebbero diverse. «La frequentiamo da anni con i nostri figli, ma quest’anno è diventata ancora più sporca e non curata rispetto agli anni passati - dicono - Il personale che lavora all’interno è sempre disponibile e gentile, ma purtroppo non ha gli strumenti per risolvere le problematiche di manutenzione». Bagni spesso guasti, porte rotte che non si chiudono negli spogliatoi. Le scalette della piscina arrugginite, saldate e scocciate. Piuttosto che «la balaustra dei visitatori è danneggiata con pezzi di plastica sporgenti e c’è persino una finestra rotta, nella parte sinistra della piscina vicino allo spogliatoio femminile». E poi ci sono questioni più strettamente legate alla gestione. «Quest’anno negli spogliatoi non è presente nessuno che pulisce e asciuga i pavimenti e che accompagna i bambini ad inizio o fine lezione o semplicemente per andare in bagno se un bambino ha la necessità durante la lezione. Lo scorso anno c’erano due ragazze e i pavimenti erano sempre asciutti e i bambini sorvegliati. Se un bambino scivola, non è presente nessuno a soccorrerlo».
TRATTATIVA CON IL COMUNE
Ma questa situazione è in via di risoluzione, l’unica. «Arriveranno delle sostitute nei prossimi giorni – garantisce Fabio Fabiano, presidente Varese Olona Nuoto – Per il resto siamo in trattativa con il Comune per l’esecuzione degli interventi di manutenzione. Bisogna pensare che anche quello che può apparire come un semplice guasto al bagno, in una struttura datata non è di veloce risoluzione. Gli impianti sono vecchi e ogni intervento richiede attenzioni particolari». Fabiano è consapevole dei disagi e delle criticità, «anche se nessuno è mai venuto a riportarmele. Non sapevo delle lamentele e mi sembra assurdo doverne dar conto al quotidiano locale». La piscina comunale è un impianto pubblico e tra l’altro uno a cui i varesini sono molto affezionati, perché generazioni hanno imparato proprio lì a nuotare. Da vedere quale destino l’amministrazione ha in serbo per la struttura e per i servizi che offre.
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