IL DEGRADO
Piazza Repubblica, pericolo per tutti
Residenti e pedoni esasperati da abbandono, degrado e allagamenti

Il degrado di piazza Repubblica torna a indignare la gente. La pavimentazione di porfido è ormai distrutta a macchia di leopardo, soprattutto sul lato rivolto verso la caserma Garibaldi e il marciapiede all’inizio di via Magenta, e il rischio di cadere e procurarsi un danno è evidente.
Uno spazio urbano dalle grandi potenzialità e sicuramente biglietto da visita per chi giunge in città, in cui la manutenzione ordinaria sembra essersi congelata, in attesa della rinascita legata ai lavori per la ex caserma.
E così chi vive quotidianamente questo luogo oscilla tra il sogno di vederlo definitivamente trasformato e la realtà attuale, che costella la piazza di bivacchi e nella quale non si vedono interventi di cura ormai da tempo. Insomma, un posto quasi del tutto inaccogliente, se non fosse per gli skater che, con le loro giravolte sulla pista, danno una percezione di aggregazione positiva: la speranza, dunque, è in mano ai giovani, ma questo non è sufficiente se intorno permane l’abbandono.
A simboleggiare di quanto viene percepito dai passanti, il grande telo issato sulla caserma lo scorso giugno, realizzato con misure più piccole, un po’ come un vestito che va stretto e che lascia trasparire ai lati il disfacimento dello stabile: rispetto a questo l’amministrazione comunale aveva garantito già all’epoca che “l’abito” sarebbe stato allargato, ma, per il momento e a distanza di quasi sei mesi, nessuna pezza aggiuntiva è ancora stata inserita.
Tornando al problema della pavimentazione, che con le precipitazioni delle ultime ore ha reso tutto il comprato poco praticabile per i pedoni, «è sentito in particolare dalle persone anziane - spiega Ada che gestisce un’attività commerciale - qui come in via Magenta. Quando si percorre quel tratto di strada è veramente uno slalom, se poi magari l’orario non è da luce piena, c’è da rimetterci una gamba».
C’è anche chi ci ha fatto l’abitudine.
«Sì, in effetti, non è bello, ma la cosa che più mi dispiace - racconta Stefano che è cresciuto in una casa le cui finestre danno direttamente sulla piazza - è il fatto che per una manifestazione che si fa, seguono lunghi periodi di vuoto. Davvero uno spazio sotto sfruttato, questo non aiuta la frequentazione. Bisognerebbe invece pensare ad una animazione permanente, solo così si riqualifica una zona della città».
E come in altri quartieri, anche qui i commercianti segnalano il problema della velocità indiscriminata delle auto.
«Dall’interno dei nostri locali - racconta una commessa di un negozio - si sentono spesso le frenate brusche all’altezza dell’attraversamento pedonale. Gli automobilisti vedono in lontananza da via Magenta la luce verde del semaforo in corrispondenza del centro commerciale e accelerano. Non tengono conto che, in mezzo, ci sono delle strisce bianche molto frequentate. Un bel dosso ci starebbe bene, prima che succeda qualche danno serio».
Di certo il danno lo subiscono i pedoni costretti a guadare buche piene d’acqua per la pioggia battente e ad attraversare via Spinelli in una pozanghera gigantesca, così come impraticabile per chi non sia dotato di calosce è il marciapiede di via Magenta che costeggia l’ex caserma Garibaldi.
© Riproduzione Riservata