IL LIBRO
Varese, l’amore e le poesie indiane
Martedì la presentazione dell’opera di Giuliano Boccali
Le frecce del dio dell’amore arrivano a Varese grazie all’antica poesia indiana. Martedì 24 alle 18.45 la Libreria degli Asinelli di piazza Repubblica ospiterà un incontro speciale con il professor Giuliano Boccali, autore del libro “Il dio dalle frecce fiorite – Miti e leggende dell’amore in India” (Il Mulino).
Boccali, docente di indologia, lingua e letteratura sanscrita all’Università Ca’ Foscari di Venezia e all’Università degli Studi di Milano, affascinerà il pubblico portandolo tra le pagine del suo ultimo libro, che racchiude le vicende amorose di dei, eroi, principi, cortigiane, filosofi, poeti e di tutti coloro che sono stati trafitti fin dall’antichità dalle frecce fiorite del dio indiano del desiderio e dell’amore: Kama. L’incontro sarà condotto dalla professoressa Antonella Visconti. Alle ore 20, seguirà un momento di musica indiana, in cui Igor Orifici dell’associazione “L’albero baniano” accompagnerà con il suo flauto bansuri la voce del maestro Supryio Dutta.
Professore, chi è il dio dalle frecce fiorite e come è presente nel patrimonio poetico indiano?
Kama è il dio dell’amore. Interessante è che Kama ha una traduzione uguale a quella del nostro Cupido, cioè ‘desiderio’. Anche Kama è munito di arco e frecce, ma gli indiani, che sono più esuberanti di noi, hanno concepito frecce munite di fiori, un arco di canna da zucchero e la corda di api nere, che sono simbolo del piacere. Questo dio Indù è adulto e ha due mogli: una che porta un nome che richiama le delizie dell’amore e l’altra che rappresenta l’affettività. L’animale a lui sacro è il pappagallo. Interviene in molti modi nella poesia, nell’epica e nelle riflessioni filosofiche. Kama rappresenta le mille sfaccettature dell’amore, dalle più abiette, all’amore approvato socialmente, fino alle forme d’amore più elevate come l’amore verso dio.
“Il dio dalle frecce fiorite” è un trattato o un libro per tutti?
È un libro accessibile a tutti. Sono più che altro racconti ed è divertente da leggere. Gli interventi teorici sono pochissimi e semplificati.
Com’è nato il suo amore per la poesia indiana?
È nato dalla passione per la poesia che ha incontrato i miei studi universitari di sanscrito.
Cosa possiamo cogliere nella concezione indiana dell’amore?
L’India ci porta un aspetto affascinante e attuale: nella cultura indiana non c’è distinzione tra i diversi piani dell’amore, ogni aspetto li contiene tutti.
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