ILLUMINAZIONE
«Lampioni a led, a che punto siamo?»
Forza Italia chiede chiarimenti sull’avanzamento del progetto

Sono cinque domande in tutto, dietro le quali però si ipotizza, in maniera nemmeno troppo velata, un ritardo nell’avanzamento del progetto di sostituzione dei lampioni dell’illuminazione pubblica cittadina. A depositarle, con una apposita mozione, è stato il consigliere comunale di Forza Italia Domenico Esposito.
Perché non solo Busto ha i suoi problemi con l’illuminazione pubblica.
Al centro del documento c’è il piano “Varese cambia luce”, varato da Palazzo Estense in collaborazione con City Green Light ed avviato alla fine di novembre del 2018.
Ebbene, «La passata Amministrazione comunale ha deciso la riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica avviando l’iter burocratico e l’attuale Amministrazione ha il compito di proseguire l’opera avviata», ha esordito Esposito, per poi entrare nello specifico della sua richiesta.
«I tempi di esecuzione, quantificati in diciotto mesi, sono da considerarsi un obiettivo perseguibile oppure è in atto uno slittamento dei tempi di termine lavori? Quali sono i numeri delle sostituzioni ad oggi messe in atto, intendendo: corpi illuminati sostituiti, pali, scavi e mensole?». L’esponente di opposizione ha poi chiesto di quantificare il risparmio energetico ottenuto dall’avvio della riqualificazione ad oggi.
Già nei mesi scorsi Esposito aveva criticato il progetto, sia dal punto di vista dell’effettivo miglioramento dell’illuminazione delle strade, sia dal punto di vista del funzionamento degli impianti, a più riprese – a suo dire – del tutto spenti in alcune circostanze e su strade nevralgiche della viabilità cittadina.
Nella sua mozione il consigliere forzista ha inoltre puntato il dito su alcune zone del centro di Varese non coinvolte finora dal processo di riqualificazione, chiedendo per quale motivo non si sia ancora provveduto. E ancora: «Quali sono le modalità adottate per mitigare l’impatto ambientale degli impianti? Si intende che la posa dei nuovi impianti non si impattante a livello visivo – prosegue -. Inoltre l’attenzione all’ambiente è stata posta in essere? Sono in atto procedure di consultazione o contatto con i cittadini che si vedono posato il nuovo punto luce al “limite” della loro proprietà?».
Appena una settimana fa il progetto per la nuova illuminazione aveva “fatto tappa” in viale Europa, da sempre al centro di segnalazioni in merito alla sua pericolosità dovuta proprio alla scarsa luce sull’asfalto. Qui, pochi giorni fa, sono stati infatti sostituiti i led delle tre torri di faro, in corrispondenza del cavalcavia che porta in centro. «Visibilità migliore per gli automobilisti significa anche più sicurezza», aveva commentato il sindaco Davide Galimberti, precisando che nei prossimi mesi il progetto coinvolgerà anche strade non ancora illuminate. Ma proprio su queste tempistiche ora il consigliere Esposito chiede chiarimenti.
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