CENSIMENTO
Mappa delle ville Liberty
Il lavoro dell’architetto Angela Baila nel Parco del Campo dei Fiori

Chiamatela, se volete, la rivincita dei beni culturali minori. Minori nel senso di meno noti, ma non certo meno importanti. Anzi meritevoli di attenzione e, soprattutto, di essere conosciuti. Oggi, giovedì 24 giugno, grazie a un convegno promosso dalla direzione dell’assessorato Autonomia e Cultura di Regione Lombardia dedicato all’implementazione e all’aggiornamento del sistema di catalogazione dei beni culturali lombardi, sarà svelato un nuovissimo itinerario tra ville e villini in stile liberty ed eclettico censiti nell’area sotto l’amministrazione dell’Ente Parco Regionale Campo dei Fiori, che si è aggiudicato il bando regionale per la realizzazione di questo progetto. Ad assemblare l’itinerario che riguarda una sessantina di edifici che risalgono a un periodo storico compreso tra i primi del Novecento e gli anni Venti, alcuni pubblici, ma la maggior parte privati - tutti tranne poche eccezioni non vincolati -, è stata Angela Baila, architetto gallaratese specializzato in restauro dei monumenti e catalogazione dei beni culturali, in collaborazione con Claudia Caramel.
Inutile sottolineare come inserire e mettere a sistemi i dati relativi a questo patrimonio abbia dei risvolti particolarmente importanti. Ci permette di conoscere pezzi a volte misconosciuti del territorio provinciale e ci consente di capire che sulla scia di Giuseppe Sommaruga, il progettista del Grand Hotel Campo dei Fiori c’erano, per dirla con Baila, «figure professionali e maestranze locali estremamente valide che utilizzavano tecniche costruttive tipiche della zona, tra l’altro poi esportate in tante parti del mondo».
Per favorire la fruizione da parte delle collettività di tutte queste ville è stata messa a punto una cartina con la quale sono stati mappati tutti gli edifici e che ora sarà veicolata attraverso le piattaforme online regionali. Lo strumento ideale per fare un tour delle ville che, essendo per lo più private, potranno però essere ammirate solo dall’esterno.
Ma nel convegno odierno dedicato al patrimonio culturale lombardo, quest’anno incentrato sulle iniziative di valorizzazione e promozione digitale, ci sarà anche un focus su un altro progetto co-finanziato dalla Regione e che riguarda il territorio di una quindicina di Comuni riuniti nel consorzio Agenda21Laghi. Comuni che vanno da Laveno Mombello a Vergiate, spaziando dalla sponda lombarda del Lago Maggiore ad alcuni laghi minori della zona. «Abbiamo fatto una approfondita catalogazione delle architetture storiche per mostrare le ricchezza di un patrimonio diffuso che contribuisce a creare quella che è l’identità locale di un territorio», spiega Paola Fedeli, l’architetto gallaratese specializzato in beni culturali che si è occupato del percorso culturale ora disponibile attraverso i siti di Regione Lombardia. «Le architetture catalogate sono 65, di varia tipologia e risalenti a diverse epoche di costruzione. Per fare qualche esempio, figurano architetture religiose, rurali e fortificate».
© Riproduzione Riservata