L’EVENTO
La biblioteca del deserto. A Varese
Da oggi due mostre al Museo Castiglioni: fotografie dalla Mauritania e libri rari

Passo dopo passo, riparte la cultura a Varese. Tra le prime iniziative che segnano il nuovo inizio, due interessanti mostre presso il Museo Castiglioni, nel parco di Villa Toeplitz.
Si tratta di una mostra fotografica, dal titolo “Parole di sabbia”, sulle biblioteche del deserto in Mauritania, realizzata da Maurizio Fantoni Minnella, scrittore e filmaker varesino, nel corso di un viaggio in Mauritania per girare il documentario “Libri di sabbia” (la mostra ha il sostegno della Biblioteca Nazionale di Budapest e dell’ong Terre Solidali).
E c’è anche una mostra bibliografica, che ha per titolo “L’occhio dell’Africa”, realizzata dall’Associazione culturale Freezone, e dedicata alla letteratura di viaggio con un focus sui resoconti di viaggio di esploratori, viaggiatori e scrittori nel Continente Nero.
Con la collaborazione dell’Associazione Le Vie dei Venti, la mostra presenta 11 teche contenenti circa 90 testi e cartine.
Le mostre aprono oggi, mercoledì 10 febbraio, e si potranno visitare fino al 2 maggio: beneficiano del Patrocinio del Comune di Varese e della Fondazione Comunitaria del Varesotto.
Due iniziative che invitano al viaggio nel misterioso e affascinante continente africano, nella sua storia, nella sua ricchezza culturale. Fantoni Minnella mostra, attraverso le sue foto, uno dei più incredibili patrimoni dell’umanità riconosciuti dall’Unesco nel 1996: le biblioteche di sabbia della Mauritania.
Le città di Chinguetti, Ouadane, Tichitt e Oualata, anticamente centri lungo le vie carovaniere, celano un tesoro culturale.
In quello che è diventato il regno della sabbia e del silenzio, si trovano, infatti, alcune biblioteche private che ospitano migliaia di manoscritti e testi arabi, i più antichi dei quali risalirebbero all’XI secolo.
Redatti su pergamena, finemente decorati con colori naturali da magnifiche miniature e tramandati di generazione in generazione, i volumi sono custoditi all’interno di suggestivi edifici costruiti in terra cruda, materiale che oggi è in balia delle termiti e dell’avanzata della sabbia del deserto.
Accanto agli “scatti”, in alcune vetrine sono esposti decine di libri rari e preziosi che ripercorrono la letteratura che ruota attorno alla storia, alle esplorazioni, ai viaggi, alla geografia, alla cultura, alle etnie dell’Africa.
Materiale proveniente dalla sterminata collezione dell’associazione Freezone. Si spazia dal Sahara al Fiume Nilo, dai viaggiatori ed esploratori del 1800 fino alla riscoperta del continente nel ‘900 in cui hanno un ruolo da protagonisti i fratelli varesini Angelo e Alfredo Castiglioni, dai viaggiatori e scrittori in Africa alle grandi testimonianze lasciateci da Folco Quilici, per arrivare, infine, all’antropologia e alle viaggiatrici donne.
Le mostre africane sono anche occasione per la riapertura del Museo Castiglioni e della sua collezione permanente. Le regole consentono le visite solo nei giorni feriali per cui, al fine di permettere anche a chi lavora di recarsi al Museo, è stato deciso di estendere l’orario: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 20 con chiusura della biglietteria alle ore 19.
© Riproduzione Riservata