CORONAVIRUS
Meno casi. E c’è l’ambulatorio anti-Covid
Scendono i contagi ma resta alto il numero dei decessi: 10. A Bizzozero centro territoriale dedicato ai pazienti positivi

Contagio ai minimi storici nel corso della seconda ondata, almeno secondo il report di Regione Lombardia che ieri, lunedì 14 dicembre, ha certificato in soli 19 i nuovi casi positivi della provincia di Varese.
Un numero bassissimo (5 sono stati registrati a Busto Arsizio e 2 a Saronno, nessuno invece nel capoluogo) ma che va ovviamente preso con le pinze, in attesa di conferme.
D’altronde il dato di tamponi elaborati nelle scorse ore, in tutta la Lombardia, è sceso notevolmente: sono stati 11.317 i test effettuati con 945 infetti, in pratica l’8,3 per cento di incidenza.
Così praticamente tutte le province hanno segnato un rallentamento, a partire da quella di Milano, dove i malati inseriti in elenco sono stati 394. Il Varesotto, poi, è tornato alle cifre di settembre, stavolta peggio delle sole Cremona e Sondrio.
Intanto le statistiche regionali indicano una evidente frenata nella pressione esercitata sugli ospedali, dove i posti letto occupati in terapia intensiva sono scesi di 19 unità (ora sono 685) mentre i dimessi dagli altri reparti sono stati 106, a fronte di un totale lombardo di 8.906 guariti. In ribasso anche il numero dei decessi, che nella giornata di lunedì sono stati 67, dei quali però ben 10 nella sola Varese.
L’ambulatorio anti-Covid
Sembra un ospedale da campo e, in parte, lo è. Vi ruotano medici delle Usca, infermieri della Croce Rossa e personale dell’Ats.
Che cosa c’è di nuovo, ci si chiederà, sarà un centro tamponi. E invece no, è una sorta di ospedale fuori dall’ospedale, o meglio un ambulatorio nel quale si fanno diagnosi e si impostano cure per i pazienti con il Covid o sospetti tali.
Grande differenza rispetto al passato, il fatto che oltre al tampone si riceva l’impostazione della cura e si possano anche fare ecografie al torace, per comprendere se si ha la tanto temuta polmonite interstiziale che è grave campanello d’allarme per il Coronavirus.
Il nuovo centro ambulatoriale anti-Covid dell’Ats si trova a Bizzozero ed è composto da una serie di tende sotto le quali opera il personale sanitario: area staccata dal resto dell’Ats e alla quale si accedere con un percorso particolare, non solo solo stradale.
I cittadini, infatti, non possono recarsi per propria scelta ma solo se inviati dal medico di base. Una sorta di mini-ospedale da campo, completamente diverso dal drive trhoughdove in auto si passa, si viene sottoposti a tampone e si va, o di altre strutture come quelle in prevalenza dedicate al mondo scolastico per tamponi rapidi.
In questo caso, avviato pochi giorni fa, si è isolati, non solo per la tipologia del luogo, si viene sottoposti a visita approfondita e tampone rapido nel caso in cui non si abbia la certezza della positività, esami del sangue mirati, ecografia ai polmoni.
«Il centro rappresenta l’anello mancante tra ospedale e territorio per la cura del Covid», sottolinea Marco Magrini, a capo della task force che ha affrontato in questi mesi l’emergenza. Un centro che svolgerà una funzione importante anche per fare diagnosi differenziale tra semplice influenza e Covid. Chi non può venire solo curato a casa e ha bisogno di accertamenti oltre alla diagnosi del medico e chi non sta così male da dover arrivare al Pronto soccorso, può farsi valutare al centro ambulatoriale. I medici che seguono i pazienti sono in sostanza quelli delle Usca (98 in tutta l’Ats, con 28 postazioni).
I centri ambulatoriali Covid dell’Ats si trovano anche a Saronno (sotto l’Asst Valle Olona, in via Piave, in locali messi a disposizione dal Comune) e a Como (per l’Asst Lariana, nella vecchia sede dell’ospedale Sant’Anna).
All’interno dell’area del vecchio ospedale di Circolo, a Varese, nell’ex Maternità è stato invece aperto il primo hotspot, cioè il centro territoriale Covid che fa direttamente capo all’Asst Sette Laghi e dove, sempre dietro invio del medico, vengono seguiti i pazienti Covid paucisintomatici.
Ora decolla anche il centro dell’Ats collegato ai medici varesini, mentre nei prossimi giorni l’accesso (uno ogni mezz’ora) verrà esteso anche ai pazienti dei medici del territorio.
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