LA RIDUZIONE
Meno sconti sulla benzina
Taglio alle agevolazioni sul carburante, stop a quelle sul gasolio

Carta “sconticino” benzina per chi abita a Varese e nei comuni della fascia di confine con il Canton Ticino.
Le agevolazioni introdotte d’intesa tra la Regione e lo Stato per contenere il fenomeno del “frontalierato del pieno” in Svizzera stanno per subire un crollo verticale, che arriverà quasi ad annullare l’agevolazione per chi risiede nei paesi della fascia più lontana dalla linea di confine.
Da venerdì 13 marzo, infatti, su un acquisto di quaranta litri il risparmio potrà arrivare al massimo a 4 euro per gli utenti di fascia A, mentre per gli automobilisti in fascia B lo sconto sarà di appena 80 centesimi.
Sospeso invece lo sconto sui rifornimenti di gasolio.
La Lombardia ha rivisto le quote dei benefici collegati alla Carta nazionale dei servizi. Per la fascia A, ovvero per i residenti in località entro dieci chilometri dalla Svizzera, la riduzione passa da 23 a 10 centesimi al litro. Mentre per la fascia B, vale a dire quella dei Comuni fra i 10 e i 20 chilometri dalla frontiera, si scenderà da 15 a 2 centesimi al litro. Briciole, insomma.
«Le disposizioni - spiegano da Milano - sono dovute al sostanziale livellamento del prezzo medio ordinario della benzina tra Lombardia e Svizzera e il prezzo medio ordinario del gasolio praticato in Lombardia che, attualmente, è addirittura inferiore a quello praticato in Ticino, come da rilevazioni effettuate secondo la normativa statale e regionale. La riduzione della misura per la benzina e la sospensione per il gasolio permarranno in vigore sino a quando la differenza del prezzo medio ordinario tra la Confederazione elvetica e lo Stato italiano non determineranno un nuovo aggiornamento».
A essere interessati, in provincia di Varese sono gli abitanti di quaranta Comuni in fascia A e cinquanta Comuni in fascia B e, quindi la stragrande maggioranza del territorio provinciale.
Non è la prima volta che si procede a un ritocco delle quote dei bonus, «mai prima d’ora però – spiega Flavio Fertonani, delegato della Federazione autonoma benzinai della Lombardia (Faib) – era stato ridotto lo sconto».
La netta sforbiciata alla «compartecipazione regionale sull’accisa» sui carburanti a favore delle aree di confine ha destato perplessità non solo tra gli utenti. La norma era stata introdotta anni fa per ridurre la corsa a effettuare rifornimenti in Ticino facendo leva su una rinuncia a una quota di “tassazione” ampiamente compensata dall’aumento dei quantitativi di carburanti venduti in Italia e non più oltre confine.
Addirittura era stato registrato un incremento del gettito fiscale, nonostante la riduzione dell’aliquota. Ma che cosa è accaduto ora?
«In Svizzera i prezzi sono saliti – annota ancora Fertonani – perché il franco ha accresciuto il proprio valore. In questo modo il costo dei carburanti alla pompa si è avvicinato molto a quelli praticati in Italia. Al punto che, se le società petrolifere non facessero leva a loro volta sull’oscillazione dei prezzi, con possibile aumento dei prezzi medi nelle province a nord della Lombardia, non avrebbe neppure più senso l’utilizzo della carta sconto come l’abbiamo conosciuta fino a ora».
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