RITI SATANICI
Messa nera nel bosco?
Gallina, teli e candele, misterioso ritrovamento in via per Bregazzana. Preoccupato Nazzareno Minin: «Pronti a fare controlli nelle ore notturne»

Un inquietante ritrovamento, nel tardo pomeriggio di lunedì, ha portato scompiglio nella pacifica frazione di Bregazzana.
Due donne del posto, che camminavano lungo la via per Bregazzana, in località Molinetti, hanno intravisto in mezzo al verde uno scatolone chiuso, dal quale provenivano strani lamenti.
Hanno pensato che la scatola potesse contenere un cagnolino abbandonato. Anzi, per un attimo hanno addirittura temuto che si potesse trattare di un bimbo appena nato.
Una volta avvicinatesi alla scatola, hanno chiamato in soccorso alcuni residenti della zona e, aperto il misterioso contenitore di cartone, hanno trovato una gallina (viva) appoggiata su un’ampia ciotola, con accanto alcune candele nuove e tre teli, uno rosso, uno nero e il terzo bianco.
Subito non hanno capito di che cosa si trattasse, ma è bastato poco per rendersi conto che c’era tutto l’occorrente per un imminente rituale satanico.
«Si tratta degli ingredienti classici di un rito dedicato al maligno - afferma il coordinatore degli Amici di Bregazzana, Nazzareno Minin -, che, in questo caso, probabilmente avrebbe dovuto avere luogo, nella fitta boscaglia, nelle ore successive al ritrovamento».
Sono state fatte diverse ipotesi a proposito dell’inaspettata scoperta, e la spiegazione più plausibile è sembrata quella secondo la quale qualcuno ha abbandonato tutto l’occorrente per il rituale in quel punto della via per Bregazzana affinché poi altri passassero a prenderlo, in una sorta di staffetta.
La notizia dell’inusuale scoperta ha fatto subito il giro della frazione, diffondendo sorpresa e inquietudine, mentre la gallina - che l’ha scampata bella - è stata adottata nel giro di poche ore.
«Se qualcuno pensa di agire indisturbato, di notte, nei nostri boschi, si sbaglia di grosso - aggiunge Minin - Nella nostra frazione vivono infatti diversi esponenti di polizia locale e forze dell’ordine e noi stessi, Amici di Bregazzana, non abbiamo alcun timore a girare per i boschi per fare controlli anche nelle ore notturne. Speriamo dunque che si sia trattato solo di un evento isolato».
In effetti a Bregazzana non sono stati fatti altri ritrovamenti del genere, almeno recentemente. «Più in alto, a Pian Valdes, a volte ho individuato dei focolari - aggiunge il coordinatore dei volontari - ma privi di connotazioni particolari, tali da far pensare a un rituale satanico».
Un mese fa, invece, nei boschi tra la birreria Poretti e la prima galleria della Valganna, un altro abitante di Bregazzana aveva visto un focolare costruito con pietre disposte a piramide e affiancato, ai quattro lati, da alcune candele consumate.
E analoghi ritrovamenti sono avvenuti negli anni in molti luoghi della provincia.
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