FESTA DELLA MAMMA
Varese: Milli, otto figli. «Altri? Chissà».
Crolla la natalità ma c’è chi va controcorrente. Ecco una testimonianza che dà coraggio

La natalità in Italia è al minimo storico. I nati residenti in Italia sono 379mila, con un tasso di natalità pari al 6,4 per mille (era 6,7 per mille nel 2022). La provincia di Varese non fa eccezione: siamo passati da 1,49 figli in media per donna nel 2009 a 1,3 nel 2021.
Ma poi c’è Milli Conti – 34 anni, 8 figli, il più grande di 10 anni, i due gemelli più piccoli di pochi mesi - che arriva all’asilo Tallachini di Masnago con il pulmino e quando va in giro con Giacomo, Maria, Emma, Paolo, Tommaso, Pietro, Giovanni e Giuseppe la gente la ferma per chiederle: «Ma sono davvero tutti tuoi?».
Milli è un’infermiera, ma ha deciso di fare la mamma a tempo pieno, almeno fino a che i bambini non saranno più grandi: «È una scelta importante e un po’ controcorrente, ma che mi fa sentire fortunata -racconta -. Esserci sempre è una ricchezza grande per i miei bambini e per me».
Questi sono anni in cui tutto viene messo in discussione, anche il ruolo della donna in rapporto alla maternità. «Il mio compimento sta passando anche attraverso l’essere madre e penso che sia una esperienza comune a tutte le donne che hanno figli - racconta Milli -. Da quando sono madre, riscopro ogni giorno chi sono. Il rapporto con i miei figli mi educa molto: il perdonare, l’amare l’altro per quello che è senza desiderare che sia diverso, la pazienza e il saper aspettare, il donarsi tutti senza riserve, è la possibilità per me dì riscoprire valori che si stanno ormai perdendo. Sono grata e felice per questo. Essere madre è una preziosa possibilità di scoprirsi».
Se 11 anni fa, prima del matrimonio, qualcuno avesse detto a Milli che in 10 anni avrebbe avuto 8 figli non ci avrebbe creduto. «Ma nel cuore quel disegno c’era già - dice -. Sia io che mio marito veniamo da famiglie numerose e abbiamo sempre riconosciuto un grande valore in questo».
E poi c’è anche il ruolo della fede: «Mi sono sposata 11 anni fa e per sei anni io e mio marito siamo stati a Madrid per partecipare a una missione - racconta Milli -. Mio marito è medico e c’è stata una bella possibilità di lavoro lì, ma siamo partiti per una amicizia grande con dei preti missionari. Ci hanno insegnato che la vita è bella se è donata e che non possiamo rinchiuderci nelle nostre quattro mura: l’orizzonte è il mondo. Da quel momento la nostra casa è sempre stata con le porte aperte. In Spagna sono nati 3 dei nostri figli».
Oggi, con otto figli, la sfida più grande è la quotidianità. «Non è solo questione di “portare a casa la giornata”; esserci per tutti, cercando di stare dietro alle esigenze diverse che hanno, a volte non è semplice - racconta la mamma -. Grazie a Dio ho tanti aiuti quindi appena riesco cerco di ritagliarmi qualche momento con ciascuno, che sia prendere un gelato, fare un gioco o aiutare i più grandi a fare un compito per il giorno dopo. Il tentativo è di guardarli sempre per il regalo che ognuno di loro è per la nostra vita».
Ovviamente, una famiglia numerosa richiede una bella dose di fatica e pochi vizi. La pizza, per esempio, la si fa in casa. «Fortunatamente mi piace cucinare e cerco di coinvolgere i bambini in questo. Certo, il tempo non è molto e certe volte vorrei poterlo fare senza qualcuno in braccio o attaccato alle gambe: riscopriamo spesso di avere forze che non pensavamo di avere! Il bello è anche questo! Tante persone mi hanno detto che, potessero tornare indietro, avrebbero avuto più bambini. E quando qualcuno mi chiede “adesso hai finito di far figli”, la mia risposta è sempre “chissà…”».
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