SANITA’
Varese, morto dopo intervento: cinque indagati
Il decesso avvenne a Tradate dopo un’operazione al Circolo

È morto all’ospedale di Tradate il giorno dopo l’intervento al cuore eseguito al Circolo di Varese.
I famigliari di un uomo di 66 anni di Venegono Inferiore vogliono avere risposte sulle cause del decesso e per questo hanno presentato una denuncia chiedendo di far luce sulla vicenda. E capire se ci siano responsabilità da parte del personale sanitario che aveva in cura il loro caro.
Per questo, il sostituto procuratore di turno, Giulia Floris, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. E in vista dell’autopsia ha inviato un avviso di garanzia all’equipe che ha effettuato la coronarografia, con successiva angioplastica, all’ospedale varesino. Un atto dovuto in casi come questo, che ha consentito ai cinque indagati - tra medici, infermieri e tecnici di radiologia - di essere presenti con dei legali di fiducia al conferimento dell’incarico al medico legale e di nominare un perito di parte. Un esperto è stato nominato anche dall’avvocato della famiglia.
L’incarico al dottor Luca Tajana è stato conferito ieri mattina, mercoledì 29 giugno, e l’esame è stato effettuato nel pomeriggio. Il medico legale avrà due mesi di tempo per depositare le conclusioni e stabilire così se vi sia un nesso tra il comportamento dei dipendenti dell’Asst Sette Laghi e il decesso.
LA VICENDA
Il sessantaseienne si presentò lunedì 20 giugno al Pronto soccorso del Galmarini di Tradate con un sospetto infarto. Fu ricoverato e i medici decisero di sottoporlo, il giorno successivo, a una coronarografia, l’esame diagnostico che permette di valutare immediatamente la situazione cardiaca e di decidere, eventualmente, l’inserimento di uno stent. E infatti gli specialisti optarono per l’angioplastica, eseguita al Circolo di Varese.
Tutto sembrava essere andato per il verso giusto, tanto che il paziente fu poi nuovamente trasferito all’ospedale di Tradate per la degenza post operatoria. Ma mercoledì 22 le sue condizioni sono peggiorata ed è morto. A quel punto, la moglie e il figlio si sono rivolti ai carabinieri nella speranza di ottenere dalla magistratura le risposte ai loro dubbi.
NESSUN COMMENTO DA ASST
Nessun commento, a fronte di un’inchiesta in corso, da parte dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale dei Sette Laghi, alla quale fanno capo i due ospedali e per la quale lavorano medici, infermieri e tecnici coinvolti nell’indagine.
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